AlphaTauri: la AT02 osa con l'ala anteriore molto scarica
La sqiuadra di Faenza, vittoriosa l'anno scorso a Monza con Pierre Gasly, si ripresenta nel "tempio della velocità" con la volontà di ben figurare con la AT02 che presenta un flap mobile dell'ala anteriore ridotto ai minimi termini per ridurre il drag e cercare le velocità massime.
Foto di: Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
L’AlphaTauri torna sul luogo del… delitto. Vale a dire a Monza, teatro nel 2020 della prima vittoria con Pierre Gasly. Una pietra miliare per il team di Faenza che nell’abito Toro Rosso aveva vissuto un’analoga grande emozione nel 2008 con la STR3-Ferrari condotta da un giovanissimo Sebastian Vettel.
La squadra diretta da Franz Tost è sempre in lotta per il quinto posto nel mondiale Costruttori e se la deve vedere con l’Alpine che ha un margine, anche se solo di sei punti. La compagine francese ha il vantaggio di disporre di due piloti in grado di portare punti importanti, mentre l’AlphaTauri deve fare i conti con uno Yuki Tsunoda ancora acerbo che alterna prestazioni interessanti e gravi errori.
Guardando le monoposto che sono andate alle verifiche per il GP d’Italia è parso che la AT02 sia una di quelle con la configurazione aerodinamica più scarica: l’ala anteriore ritratta da Giorgio Piola evidenzia come il flap regolabile sia ridotto ai minimi termini con una corda molto corta e con un’asportazione di materiale nella parte centrale proprio per limitare la resistenza all’avanzamento alla ricerca della migliore velocità massima.
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