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AlphaTauri: gli aggiornamenti Red Bull sono stati bocciati!

La AT02 avrebbe potuto beneficiare degli aggiornamenti della RB16 nel retrotreno senza pagare alcun gettone di sviluppo, ma a Faenza hanno deciso di lasciare perdere non tanto per ragioni di costi, quanto per il fatto che il posteriore di Milton Keynes era risultato instabile aerodinamicamente. Quanto i difetti sono stati corretti la monoposto di Eggigton era già stata deliberata per cui resta con le soluzioni 2019.

La sospensione posteriore della Red Bull Racing RB16

La sospensione posteriore della Red Bull Racing RB16

Giorgio Piola

Per tutte le squadre clienti al via del Mondiale 2021 la pianificazione della stagione è passata attraverso una scelta cruciale: attingere alle parti omologate delle squadre ufficiali.

È un’anomalia del regolamento 2021, una forzatura diventata necessaria per posticipare di dodici mesi l’entrata in vigore del nuovo ciclo tecnico. I team clienti Mercedes ne hanno approfittato, così come probabilmente avrà fatto Haas con la Ferrari, mentre un po' a sorpresa l’AlphaTauri ha confermato sulla AT02 il retrotreno dello scorso anno.

L’aggiornamento sarebbe stato gratuito, in termini di ‘gettoni’, ma a Faenza hanno deciso di proseguire con la configurazione del 2020, e Franz Tost ha spiegato il punto di vista della squadra.
“L’intero asse posteriore è Red Bull – ha confermato il team principal – ma del 2019. Ovviamente avremmo potuto aggiornare il tutto, ma abbiamo deciso di rinunciare a questa opportunità poiché lo scorso anno la stessa Red Bull ha avuto dei problemi nel mettere a punto il retrotreno. Diciamo che abbiamo valutato come migliore la scelta di restare con la nostra versione 2020”.

Lo scorso anno la Red Bull ha dovuto investire molte energie per riuscire ad identificare e risolvere il problema emerso sin dai primi test sul retrotreno della RB16.

Al variare di valori minimi di altezza le reazioni della monoposto subivano cambiamenti di grande portata, rendendo difficile la vita di Max Verstappen e, soprattutto, di Alexander Albon, nonché degli ingegneri impegnati nei weekend di gara sull’ottimizzazione del setup.

Dopo numerosi aggiornamenti una svolta in positivo è finalmente arrivata nel weekend del Nurburgring, ovvero a sette gare dal termine della stagione ma pur sempre ad inizio ottobre, quando ormai a Faenza la AT02 era stata definita da tempo.

Per non correre rischi gli ingegneri dell’AlphaTauri si sono concentrati sull’avantreno, investendo in quell’area i gettoni consentiti dal regolamento tecnico, realizzando un nuovo muso.

“Al di là delle scelte fatte – ha riassunto Tost – abbiamo comunque l'intera sospensione posteriore, la trasmissione, l'idraulica e parti della sospensione anteriore progettate da Red Bull Technology, e parliamo di componenti consentite dal regolamento. Sul fronte meccanico siamo tra il 70 e l’80% della vettura, per noi più riusciamo ad ottenere e meglio è, perché Red Bull Technology ha semplicemente un livello molto più altro del nostro. Tutta la parte aerodinamica è invece progettata e realizzata da AlphaTauri in totale autonomia”.

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