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Analisi

AlphaTauri AT02: dal fake del lancio allo sterzo Red Bull

Solo nel filming day di Imola si è potuto osservare il nuovo braccio dello sterzo della AT02, perché nelle immagini che la squadra romagnola aveva diffuso in occasione del lancio c'era un rendering che mostrava una soluzione ingegneristica che non appartiene alla monoposto 2021. Si è trattato di un fake del quale la F1 deve fare a meno se vuole mantenere la sua credibilità.

AlphaTauri AT02 dettaglio della sospensione anteriore

Foto di: Giorgio Piola

Siamo arrivati ai fake. Rendering con immagini false. O all'uso strumentale del telaio vecchio che non può più essere utilizzato, perché superato dal nuovo omologato. E così davvero non va bene. Un conto è non mostrare una novità nascondendola e un altro conto è presentare una vettura che non ha niente a che fare con quella che poi ha girato a Imola all’Enzo e Dino Ferrari di Imola per il filming day.

L’AlphaTauri ha superato la riga della decenza dando una bella picconata alla credibilità della F1 che si sta sempre più trasformando in un Circus mediatico che nell’espressione massima della tecnologia automobilistica.

Ormai si può dire tutto e il suo contrario perché grazie al maledetto virus il contradditorio con la stampa è bandito, le domande devono essere fatte prima di vedere la novità, e in generale non devono esserci interventi polemici che possono rovinare le presentazioni.

Questo è il nuovo corso della F1 che “plastifica” ogni informazione a proprio uso e consumo. Volete l’esempio più eclatante? In occasione del lancio via web della AT02 Jody Eggington, bravo direttore tecnico della squadra di Faenza, se n’era uscito con questa dichiarazione:
“Il cambio, le sospensioni posteriori e alcuni componenti delle sospensioni anteriori per il terzo anno ci sono fornite da Red Bull Technology. Sulla vettura 2021 abbiamo scelto di mantenere le sospensioni posteriori e la scatola del cambio dello scorso anno”.

“Abbiamo scelto di utilizzare i nostri due token per introdurre un nuovo muso e per ridisegnare la parte esterna della sospensione anteriore. E così abbiamo potuto aggiornare anche alcuni componenti dello sterzo che sono forniti da Red Bull Technology, portandoli alle specifiche del 2020, come è concesso dal Regolamento Tecnico”.

AlphaTauri AT02

AlphaTauri AT02

Photo by: AlphaTauri

Osservando le immagini diffuse della AT02 era palese che non si vedeva né il muso stretto, né tanto meno i nuovi componenti dello sterzo, perché nel rendering che è stato divulgato il braccetto collegato alla scatola dello sterzo era collocato proprio come nel 2020, davanti al triangolo inferiore.

Passi per il muso vecchio (una parte sostituibile e utilizzabile non si può criticare), ma è inaccettabile che si mostri una macchina che non esiste con soluzioni tecniche diverse da quelle omologate. Quella diventa una presa in giro. E non si capisce per quale ragione, visto che pochi giorni dopo il lancio a Imola si sono potuti vedere sia il nuovo naso che la diversa collocazione della scatola dello sterzo.

AlphaTauri  AT02, dettaglio del muso stretto

AlphaTauri AT02, dettaglio del muso stretto

Photo by: Davide Cavazza

Il musetto lo abbiamo già descritto su Motorsport.com, mentre il braccio dello sterzo collocato a metà fra i due triangoli della sospensione e in una posizione più arretrata è certamente nuovo, in linea con le dichiarazioni di Eggington che erano veritiere.

Confronto sospensione frontale dell'AlphaTauri AT02 con AlphaTauri AT01 e Red Bull Racing RB15

Confronto sospensione frontale dell'AlphaTauri AT02 con AlphaTauri AT01 e Red Bull Racing RB15

Photo by: Davide Cavazza

Il regolamento di F1 consente alle squadre che l’anno scorso hanno corso con monoposto dotate di soluzioni 2019 prese da altre squadre, di aggiornare le proprie vetture con parti 2020 senza dover spendere dei gettoni di sviluppo.

E questo è stato il caso dell’AlphaTauri che ha adottato la scatola dello sterzo della Red Bull RB16 e ha dovuto adattare il suo telaio per inserire la soluzione di Milton Keynes. Adrian Newey per ragioni aerodinamiche aveva spostato il braccio dello sterzo (3) fra i due elementi che compongono il multi-link inferiore (1 e 2).

Dettaglio della sospensione anteriore Red Bull Racing RB16 e del braccio dello sterzo

Dettaglio della sospensione anteriore Red Bull Racing RB16 e del braccio dello sterzo

Photo by: Giorgio Piola

Eggington, dunque, ha dovuto una soluzione analoga che gli permette di sfruttare una parte esistente nel “catalogo” di Red Bull Technologies che si sposa perfettamente alle nuove dimensioni del muso stretto, senza la necessità di dedicare risorse per la realizzazione di un componente nuovo.

L’idea è ineccepibile, come è stata presentata no…

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