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F1 | Alonso nobilita l'Alpine, in prima fila dopo 10 anni

Lo spagnolo dimostra di che pasta è fatto portando in Canada la A522 in prima fila, risultato che è riuscito a ripetere dopo dieci anni: era dal GP di Germania 2012 con la Ferrari che non scattava così avanti. Fernando ha dato un saggio delle sue motivazioni intatte, ma anche riconosciuto il merito della macchina di Enstone: “Ci manca un po' di carico aerodinamico di grip – ha spiegato – ma abbiamo lavorato tanto sul degrado delle gomme, quindi ci sentiamo sempre più preparati anche in vista della gara”.

Fernando Alonso, Alpine A522

Sono trascorsi dieci anni dal 21 luglio 2012. Fernando Alonso, all’epoca in tuta rossa, conquistò sul circuito di Hockenheim una pole position che fu il preludio alla vittoria del giorno successivo.

Oltre ad Alonso, solo altri quattro piloti presenti quel giorno ad Hockenheim saranno al via oggi del Gran Premio del Canada: Sebastian Vettel, che dieci anni fa scattò proprio al fianco di Fernando, Sergio Perez, allora pilota Sauber, il baby della Toro Rosso, Daniel Ricciardo, e Lewis Hamilton, alla sua ultima stagione con la McLaren.

Fernando Alonso, Ferrari F2012, in prima fila nel GP di Germania 2012

Fernando Alonso, Ferrari F2012, in prima fila nel GP di Germania 2012

Photo by: Sutton Images

Fernando ha dovuto attendere ben 156 Gran Premi per ritrovare la prima fila, e lo ha fatto in una giornata resa molto particolare delle difficili condizioni della pista. In apparenza il risultato ottenuto da Alonso e dalla Alpine può essere battezzato come un exploit, ma analizzando il tutto, dietro l’elemento sorpresa c’è molta sostanza.

“Questo fine settimana la macchina è andata subito bene – ha spiegato Fernando - non abbiamo fatto grandi modifiche al setup perché il feeling è stato molto buono sin dai primi giri della FP1”.

Fernando Alonso, Alpine A522

Fernando Alonso, Alpine A522

Photo by: Carl Bingham / Motorsport Images

L’arrivo della pioggia nella giornata di ieri ha completato uno scenario perfetto per l’Alpine, e Alonso è subito risultato il più veloce nella sessione FP3, dove a mancare all’appello era stato il solo Verstappen, in pista per pochi giri.

E tre ore dopo, al termine delle qualifiche, solo Verstappen e la Red Bull sono risultati più veloci di Fernando. “Penso che loro siano in un campionato a parte – ha spiegato Alonso sorridendo – diciamo che non era neanche nei nostri sogni più sfrenati essere in pole position, e la prima fila resta un risultato comunque migliore di ogni aspettativa”.

Alonso ha sottolineato il lavoro svolto dalla squadra nelle ultime settimane, elogiando gli aggiornamenti tecnici portati a Baku ed evidenziando come la monoposto stia crescendo nella giusta direzione.
“Ci manca ancora un po' di carico aerodinamico ed un po' di grip – ha spiegato – ma abbiamo lavorato tanto sul degrado delle gomme, quindi ci sentiamo sempre più preparati anche in vista della gara”.

Alpine A522, dettaglio tecnico della beam wing piatta

Alpine A522, dettaglio tecnico della beam wing piatta

Photo by: Giorgio Piola

Fernando ha glissato un po’, ma alla fine ha speso due parole anche sulla sua performance personale, che in qualifica è sembrata cruciale ai fini del risultato ottenuto.

“Questo è un circuito su cui è fondamentale trovare il ritmo – ha spiegato – i cordoli non sono semplici e ci sono alcune difficoltà che sono le stesse da molto tempo. Ho corso molte volte su questa pista, e l’esperienza è un grande aiuto, in qualifica il grip aumentava ad ogni giro, e non nello stesso modo in tutte le curve. Queste sono situazioni nelle quali l’età e l’esperienza sono un grande valore aggiunto, perché con la pista che si asciugava molto velocemente non era facile capire cosa fare. È una questione di sentire la monoposto, prendere il ritmo e sperare che l’ultimo giro sia il tuo migliore”.

Fernando Alonso, Alpine F1 Team, Carlos Sainz, Ferrari, parlano dopo le qualifiche

Fernando Alonso, Alpine F1 Team, Carlos Sainz, Ferrari, parlano dopo le qualifiche

Photo by: Mark Sutton / Motorsport Images

Ed è ciò che è riuscito a fare Alonso, che proprio nell’ultima tornata ha soffiato la prima fila a Carlos Sainz. Nelle concitate fasi finali Fernando è stato anche assecondato molto bene dalla squadra, che ha confermato quello storico fiuto da ‘racer’ che nel gruppo di lavoro di Enstone è sempre sopravvissuto a dispetto di tanti cambi di proprietà del team.

Dopo aver montato l’ultimo set di intermedie, il ‘muretto’ ha fatto attendere Alonso in pit-lane calcolando il tempo esatto d’uscita che ha consentito allo spagnolo di essere tra gli ultimissimi a transitare sul traguardo prima della bandiera a scacchi. Un dettaglio, ma non nelle qualifiche di ieri, visto che la pista è progressivamente migliorata diventando ancora più veloce proprio nell’ultimo giro.

Ora che Alonso è tornato dopo dieci anni a poter scattare al via di un Gran Premio dalla prima fila, la domanda si sposta sulle ambizioni in gara. Il podio sarà alla portata? Fernando, a parte il messaggio lanciato a Verstappen (“il primo giro punto ad essere al comando”) ha ridimensionato le sue aspettative.

“Direi che dovremmo lottare per il quinto posto – ha spiegato – partiremo da un’ottima posizione ma conosciamo i nostri limiti e abbiamo già visto in molte gare che Ferrari e Red Bull, anche quando partono nelle ultime posizioni, riescono a risalire e a finire davanti a noi. Quindi penso che i primi quattro posti siano di fatto bloccati”.

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Alonso tira il freno, per non alimentare aspettative eccessive o forse anche per non far risultare come deludente un piazzamento ai piedi del podio che in effetti per l’Alpine non è cosa da poco.

Ma è pur sempre Fernando Alonso e, soprattutto, in gara sarebbe un grave errore escluderlo dalla lotta per la top-3. Non sarà facile, ovviamente, ma ipotizzare che Fernando domani sera possa lasciare Montreal con un trofeo nel suo bagaglio a mano, non sembra poi una scommessa così azzardata.

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