Alfa Romeo: tre GP a secco di punti. Manca la spinta giusta?
La squadra di Hinwil dopo la sosta estiva ha mostrato un calo di prestazioni che si associa a gravi errori strategici: il risultato è che in sei gare sono stati conquistati solo tre punti e tutti da Antonio Giovinazzi. L'Alfa Romeo, ottava, si deve difendere dalla Haas a sette punti: i due team clienti Ferrari hanno anche motori più sgonfi?
Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38
Erik Junius
All’inizio dello scorso mese di agosto il team Alfa Romeo si era goduto la pausa estiva grazie ad un buon girone d’andata del Mondiale 2019: settimo posto nella classifica costruttori (con 32 punti) a sette lunghezze dalla Renault, sesta.
La ripresa delle attività a partire dal Gran Premio del Belgio ha però visto la tendenza progressivamente sfumare, lasciando il posto ad un cammino che ha confermato una perdita di performance importante nel contesto dei team che lottano per la top-10.
Nelle ultime tre gare la squadra non ha ottenuto alcun punto, e sono complessivamente tre quelli guadagnati negli ultimi sei Gran Premi, tutti da Antonio Giovinazzi.
L’Alfa ha lavorato come da programma, utilizzando un budget per lo sviluppo in linea con le possibilità della squadra, ma in Formula 1 se migliori di mezzo secondo mentre gli avversari avanzano di uno, di fatto hai rallentato.
Il Mondiale 2019 sta confermando un confronto molto serrato nel “middle field”, ovvero nella zona centrale dello schieramento, ed in più di un’occasione a dividere l’accesso alla Q3 dall’esclusione dalla Q2 sono stati due decimi di secondo.
In un contesto così competitivo le gare disputate dopo la sosta estiva hanno confermato i passi avanti di Renault, Toro Rosso e Racing Point, che hanno ottenuto rispettivamente 34, 21 e 33 punti, prendendo il largo rispetto all’Alfa Romeo, ferma a quota 3.
Raikkonen e Giovinazzi hanno lasciato per strada punti a Spa e Monza, ma anche il team ha gettato al vento possibili piazzamenti con strategie risultate errate e sbagli nei pit-stop. Ma è soprattutto sul fronte della performance che l’Alfa Romeo non ha tenuto il passo della concorrenza, e nelle ultime tre gare in calendario il terrore è quello di subire un soprasso da parte della Haas, al momento in nona posizione staccata di soli 7 punti.
Curiosamente i due team clienti della Ferrari sono le squadre che hanno perso più posizioni nella Classifica Costruttori rispetto a dodici mesi fa, nonostante la power unit di Maranello sia diventata quella di riferimento montata sulle due vetture ufficiali.
Ovviamente parliamo di realtà differenti, la SF90 non è certo una monoposto paragonabile a quelle di Alfa Romeo e Haas, ma nel paddock c’è chi sostiene che lo ‘spec 3’ in uso alla Scuderia non sia proprio lo stesso in dotazione ai team clienti, per i quali lo ‘spec’ sembra essere più un ‘2’ che un ‘3’.
O forse si tratta di settaggi di utilizzo e carburante di diversa specifica. Nel weekend del Messico Christian Horner ha identificato nel nuovo carburante ExxonMobil introdotto a Suzuka la componente che più di ogni altra ha contribuito ai recenti miglioramenti della power unit Honda, i cui benefici sono a disposizione anche della Toro Rosso, recentemente frequentatrice costante della top-10.
Le ultime tre gare dell’anno per l’Alfa Romeo sono diventate cruciali per consolidare un piazzamento che ad inizio stagione sarebbe stato visto come un bilancio di Mondiale non proprio positivo, ma sono giorni importanti anche per gettare le basi su cui costruire un 2020 più agguerrito.
I piloti sono confermati (l’annuncio che ufficializzerà la presenza di Giovinazzi è atteso a giorni), ma sarà soprattutto importante poter contare su un programma tecnico all’altezza della concorrenza di metà classifica, se quelli sono gli obiettivi.
Anche la partenza dell’ex direttore tecnico Simone Resta lascia un punto interrogativo, visto che è prevalsa la linea delle promozioni interne. Può essere una chance per nomi nuovi, ma serve la conferma sul campo.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments