F1: al GP del Brasile ha debuttato il nuovo sistema di valutazione degli incidenti della FIA
A Interlagos ha debuttato la nuova tecnologia per la sicurezza voluta dalla FIA che consentirà di velocizzare i soccorsi dei medici ai piloti dopo un incidente.
Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18, dopo l'incidente nelle FP2
Jerry Andre / Motorsport Images
Il Gran Premio del Brasile andato in scena nel fine settimana appena trascorso è stato teatro del debutto di una nuova tecnologia di valutazione rapida degli incidenti voluto dalla Federazione Internazionale dell'Automobile.
I dettagli completi del nuovo sistema saranno presentati in una riunione FIA il mese prossimo, ma i delegati medici FIA di Formula 1 Ian Roberts e Alain Chantegret hanno anticipato alcune linee guida del sistema lo scorso fine settimana a Interlagos.
La premessa base è che tutti i dati della telemetria delle monoposto saranno immediatamente inviate al Race Control. Questo permetterà di abbreviare i tempi ed evitare di attendere comunicazioni via radio o feedback video, almeno nelle fasi iniziali.
Si tratta di un sistema che in FIA hanno progettato per più di un anno e certamente non sarà limitato alla sola Formula 1. Questo dovrebbe essere implementato anche nei rally.
"Nel mese di dicembre avremo un incontro a San Pietroburgo e presenteremo una nuova teconologia che abbiamo iniziato a utilizzare già a San Paolo per avere una rapida valutazione tra l'auto medica e la Direzione Gara. Questo è un passo molto importante per la sicurezza".
I responsabili del progetto pensano che velocizzare il processo anche solo di 10 o 20 secondi possa rappresentare una fantastica opportunità per quanto riguarda la sicurezza dei piloti.
Roberts ha spiegato: "Il nuovo sistema permetterà al Race Control di capire immediatamente cosa sia successo e cosa sta succedendo nel punto dell'incidente, dunque anche quali risorse debbano essere mandate sul luogo dell'incidente".
"Gli uomini del Centro Medico possono essere mandati sul posto più velocemente e più in sicurezza di quanto non avvenga ora. Dipende dalla qualità delle informazioni e se possiamo velocizzare tutto anche solo di 10 o 20 secondi è davvero buono".
The crashed car of Marcus Ericsson, Sauber C37 is recovered on Q1
Photo by: Manuel Goria / Sutton Images
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