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Affidabilità o prestazioni? Ferrari, l'importante è finire

La F2012 deve fare un salto di qualità tecnico, ma non può intaccare la proverbiale affidabilità

Anche Fernando Alonso ogni tanto si sbaglia: a Monza lo spagnolo aveva detto che bisognava tenere d’occhio Lewis Hamilton nella lotta per il mondiale, snobbando Sebastian Vettel, il bi-campione del mondo della Red Bull Racing. Il tedesco, invece, con 29 punti di scarto è il nuovo sfidante dell’asturiano. Gli altri sono più lontani e la forbice si sta aprendo: Kimi Raikkonen si trova a 45 lunghezze, mentre Lewis Hamilton è precipitato a 52 punti. Senza contare Mark Webber sprofondato a 68 e Jenson Button a 75. MCLAREN LA PIU’ COMPETITIVA La McLaren adesso è la monoposto indiscutibilmente più competitiva, ma anche fragile: Button si è fermato a Monza per la pressione benzina, mentre Hamilton si è arreso a Singapore con il cambio ko. I piloti di Woking quest’anno non hanno visto la bandiera a scacchi nove volte: cinque Jenson e quattro Lewis. Troppe per chi ha ambizioni di mondiale. LA RB8 SI ESALTA CON IL CARICO La Red Bull Racing sulle piste di alto carico scopre di essere veloce: la RB8 è alla quarta affermazione (si è imposta in Bahrein, Monaco, Silverstone e, ora, Singapore) ma ha pagato il dazio dell’alternatore a Valencia e Monza, sempre con Sebastian. Cinque gli stop dei “bibitari” (tre Vettel e due Webber), quasi la metà della McLaren che però vanta cinque successi (Australia, Canada, Ungheria, Belgio e Italia). FERRARI CARRO ARMATO Se si analizzano i dati della Ferrari si capiscono molte cose: la Rossa si è fermata sette volte (sei Massa e una Alonso nell’incidente di Spa, tutti gli stop senza cause meccaniche!) e nel computo degli stop sta a metà strada fra McLaren e Red Bull, ma se estrapoliamo solo i dati di Fernando si vede come la F2012 dell’asturiano sia un “carro armato” che ha vinto tre gare (Sepang, Valencia e Hockenheim) solo nelle mani dell’iberico. ALLA F2012 MANCA VELOCITA’ Allarghiamo l’indagine: la Mp4-27 in qualifica è stata la monoposto più veloce alla speed trap con Hamilton capace di 294,9 km/h, mentre la RB8 si è fermata poco lontano con Vettel a 293,6 km/h. Guardando le cifre emerge che Massa era vicino alla Red Bull con 293,5 km/h. Il brasiliano per ottenere il sesto rilievo era piuttosto scarico, una scelta che non ha pagato perché in griglia era solo tredicesimo, mentre Alonso si è accontentato della dodicesima velocità con 292,2 km/h, preferendo un assetto aerodinamico più carico del compagno di squadra, ma più adatto alle caratteristiche guidate del circuito cittadino. BOCCIATA L’ALA POSTERIORE La Rossa, quindi, mostra limiti di velocità massima e accusa delle difficoltà nelle piste dove conta la trazione. Le ultime novità hanno deluso le aspettative: l’alettone posteriore, pensato per la trasferta asiatica, non ha funzionato a dovere. Volete un esempio? Vettel in gara ha perso circa 8 km/h, mentre Alonso ne ha persi 14. Troppi… In corsa si può usare il DRS solo se si è in bagarre, mentre in qualifica l’utilizzo è libero. MANCANO LE IDEE? La Ferrari, insomma, ha visto scemare un po’ la spinta propulsiva delle idee, ma non dimentichiamoci dove era la F2012 all’inizio dell’anno e dove è arrivata nell’estate. L’affidabilità della Rossa, le granitiche capacità di Alonso e la lucida gestione delle gare dal muretto, hanno permesso allo spagnolo di mantenere un vantaggio di punti consistente. AFFIDABILITA’ DA SALVAGUARDARE Basterà per vincere il mondiale? Se continuerà la girandola dei vincitori probabilmente sì, ma se qualcuno dovesse trovare una continuità di risultati (Vettel o Hamilton), allora sarà necessario allacciarsi le scarpe. A Maranello sono in grado di sfornare nuove soluzioni, a patto che l’incremento dell’efficienza non vada a mettere a repentaglio la proverbiale affidabilità. ALONSO METTE PRESSIONE Le rotture in sequenza nelle prove di Monza (un motore, un cambio, un guaio ai freni prima del ko alla barra stabilizzatrice) devono aver acceso qualche allarme nel Reparto Corse: in macchina dovranno andare solo pezzi che garantiscano un aumento delle prestazioni, senza intaccarne l’affidabilità. Alonso per mettere pressione sugli uomini di Pat Fry si lamenta del secondo che è mancato in qualifica. Ha ragione e a Suzuka arriveranno diverse novità tecniche, ma servono sangue freddo e programmazione. L’errore più grosso sarebbe quello di comprimere i tempi di sviluppo, mettendo una pericolosa pressione al sistema per cercare scorciatoie che possono costare care nel controllo di qualità. L’IMPORTANTE E’ FINIRE Non è un caso che la Ferrari “indistruttibile” stia recuperando posizioni e punti nella classifica Costruttori: la McLaren, seconda, è solo a 16 punti, mentre la Red Bull Racing, che sembrava imprendibile, è a 52 lunghezze con sei Gp ancora da disputare. Se Massa continuerà ad essere utile alla causa come negli ultimi appuntamenti, non è utopico prevedere un finale molto aperto. E come diceva Mina in una celebre canzone: l’importante è finire…

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