A Suzuka Mercedes a piena potenza, Ferrari ancora no
Nelle libere del GP del Giappone le due frecce d'argento di Bottas e Hamilton hanno svettato potendo contare su mappature del motore da giro secco, mentre la Scuderia ha adottato una strategia più prudente in funzione dell'affidabilità. Avremo una sorpresa in qualifica domani?
Foto di: Giorgio Piola
La Mercedes ha deciso di rompere gli indugi: la squadra di Brackley avrebbe tutta l’intenzione di chiudere la partita mondiale in Giappone per tenersi le mani libere in vista delle ultime gare nelle quali sperimentare idee e soluzioni per il 2020, visto che il regolamento di F1 rimarrà stabile.
La netta supremazia di Valtteri Bottas e Lewis Hamilton alla conclusione delle prove libere del venerdì di Suzuka ha una spiegazione ben precisa: il motore Phase 3 nella simulazione da qualifica è già stato spremuto con le mappature più estreme per valutare se è in grado di reggere la sessione cronometrata senza problemi di affidabilità.
Come avevamo anticipato su Motorsport.com la Mercedes ha portato a Suzuka un nuovo pacchetto aerodinamico che non è solo finalizzato alla ricerca del carico aerodinamico, ma è stato pensato anche per aiutare il raffreddamento dell’ultima evoluzione della power unit di Brixworth che non ha certo soddisfatto le aspettative della Stella.
La Ferrari, per contro, non ha puntato nelle prove libere a spremere la potenza della power unit, cercando anzi di preservare il motore dai possibili problemi di affidabilità dopo il ritiro di Sebastian Vettel a Sochi, dove ha dovuto fare i conti con un surriscaldamento che al pit stop ha mandato ko la centralina dell’ERS.
A Maranello, quindi, hanno la speranza di colmare il gap sul giro secco, mentre sarà più difficile trovare l’arcano per la gara, visto che la SF90 ha mostrato una tendenza al sottosterzo che costa cara specie nelle Esse dello Snake, ma non solo.
Mentre a Suzuka si sollazzano nella giornata di pista interdetta, a Maranello stanno lavorando sodo sul “ragno” nella speranza di trovare le giuste regolazioni in vista del GP del Giappone.
Toto Wolff, quindi, si augura che una coda del maltempo faccia saltare le qualifiche, beneficiando delle due frecce d'argento in prima fila, mentre nella Scuderia nutrono la speranza di fare uno scherzetto alle W10 proprio in extremis...
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