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F1 2023: limite di 30 milioni di dollari per i due piloti

Nella F1 Commission di lunedì la dieci squadre hanno convenuto unanimemente di accettare un tetto salariale sugli stipendi dei due piloti che non dovrà superare la somma di 30 milioni di dollari. In realtà la cifrà potrà essere sfondata ma le eccedenze saranno detratte alle spese della squadra dal Budget Cap. Andiamo a scoprire cosa si è discusso.

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1

Lewis Hamilton, Mercedes-AMG F1

Steve Etherington / Motorsport Images

Dalla F1 Commision di lunedì è emersa una linea guida molto importante nella direzione della riduzione dei costi: i team avrebbero accettato in linea di principio un tetto salariale per i piloti che entrerà in vigore dalla stagione 2023.

Sebbene i vincoli economici non siano stati ancora approvati, il piano prevede che il Salary Cap imponga un limite di spesa di 30 milioni di dollari per i due piloti del team, lasciando ovviamente piena libertà di suddividere le quote secondo le esigenze di ciascun team.

È importante sottolineare che nel 2021 scatterà il Budget Cap di 145 milioni di dollari, ma il limite di spesa dei team non comprende Né gli stipendi dei piloti, né quelli dei primi tre manager della squadra.

Tenuto conto dell’impatto che la pandemia dovuta al COVID-19 ha sull’economia del Circus c’è la volontà di ridurre i fronti di spesa per drenare la certa perdita di proventi che ci sarà nel prossimo futuro.

L’atteggiamento responsabile è emerso nella F1 Commission con il sostegno unanime dei team principal. I dettagli dovranno essere discussi prima che arrivi la ratifica del Consiglio Mondiale della FIA.

In realtà il tetto del Salary Cap potrà essere sfondato, ma l’eccedenza della cifra che andrà ai piloti sarà tolta dal Budget Cap, mentre non sarà prevista alcuna compensazione sulle spese del team se la somma dei contratti dei due conduttori sarà inferiore ai 30 milioni di dollari.

È stata discussa anche un’altra clausola che è già una “scappatoia”: eventuali contratti pluriennali siglati prima del 2023, ma che avranno una validità oltre questa data, potranno essere rispettati. Ciò significa che si apre una finestra nella quale certi piloti cercheranno di mantenere alte le quotazioni del loro mercato discutendo rinnovi di contratto pluriennali.

Ovviamente i piloti avranno la possibilità di incrementare i propri guadagni con accordi di sponsorizzazione personale che non influenzeranno gli ingaggi delle squadre.

In questo quadro è interessante rilevare che la Mercedes deve ancora rinnovare il contratto 2021 con Lewis Hamilton: all’esa campione è stato proposto un nuovo accordo con una base economica ridotta a meno di 40 milioni di dollari all’anno, segno che il cammino in direzione del Salary Cap è già stato preso…

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