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F1 2021: Mercedes ok, Red Bull e Renault in subbuglio

Anche la Stella ha raggiunto una base di accordo per rimanere nei GP e Kallenius, presidente Daimler, aderirà al nuovo Patto della Concordia avendo ottenuto quanto si aspettava dai proventi fissi. Ora c'è agitazione in Red Bull e Renault: il futuro della Casa francese in F1 sarà nelle mani di Luca De Meo, atteso CEO della Régie.

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Jerry Andre / Motorsport Images

A Brackley tutto tace nei giorni delle vacanze di fine anno, ma nel team Mercedes c’è soddisfazione. Non solo per gli altri due titoli mondiali conquistati nella stagione 2019 che alimentano l’era ibrida, ma anche per il fatto che la Stella ha messo i capisaldi per restare in F1 fino al 2025: alla fine aderirà al nuovo Patto della Concordia.

Non si sa se ci sia già stata una firma, di certo una stretta di mano fra Chase Carey, presidente di F1, e Ola Kallenius, presidente di Daimler. Lo svedese avrebbe tenuto duro nel braccio di ferro con la FOM, ottenendo, dopo un lungo confronto, quanto la Stella si augurava per i propri meriti.

Il nordico 50enne è alle prese con tagli di budget che nel mondo Mercedes costeranno un miliardo e cento milioni di dollari entro il 2022 per ridurre l’impatto delle multe sul diesel gate e gli investimenti scriteriati sull’elettrico e, quindi, anche l’impegno in F1 deve costare meno alla Daimler, casa madre.

Per ridurre le spese è necessario aumentare i ricavi: Kallenius, dunque, pur essendo più spigoloso e meno propenso alla mediazione del suo predecessore, Dieter Zetsche, ha fatto la sua parte, per cui Toto Wolff può programmare il futuro del team campione del mondo a lungo termine.

Se la Ferrari si è presa il 38% della torta dei proventi fissi della F1, il marchio di Stoccarda non ha certo giocato al ribasso, sostenendo il suo ruolo di leader in questo periodo particolarmente felice per le frecce d’argento che attaccheranno il settimo mondiale di fila nel 2020.

Non è dato sapere se Mercedes ha accettato l’offerta dei bonus in funzione delle vittorie offerti da Liberty, ma un fatto è certo: le fette di “torta” per gli altri team si stanno facendo sempre più piccole tanto che Red Bull Racing e Renault sono in grande agitazione.

La squadra di Milton Keynes ha riportato alla vittoria la Honda al primo anno di collaborazione con i giapponesi e i “bibitari” hanno conseguito il terzo posto nel mondiale Costruttori con i punti conseguiti quasi solo da un pilota, tanto che a Max Verstappen non è sfuggito il terzo posto nell’iride piloti.

La Red Bull è sicuramente la squadra top più penalizzata in questi giochi politico-finanziari e a Dietrich Mateschitz questo scenario non piace affatto.

Come non piace alla Renault: il Costruttore francese ha deluso ogni aspettativa. Quinto nella classifica dei team, preceduto dalla McLaren che disponeva del motore transalpino in versione clienti, il marchio della Losanga non ha risposto alle attese, sebbene disponesse di un top driver come Daniel Ricciardo.

La R.S.19 si è rivelata una monoposto sbagliata, poco competitiva. Non solo ma la FIA ha anche squalificato la Renault per una soluzione elettronica illegale, rimediando una pessima figura. Qualcuno sostiene che i transalpini potrebbero lasciare la F1: la decisione verrà presa da Luca De Meo, il 52enne milanese che prenderà le redini della Régie, dopo aver risanato nel Gruppo VW la Seat.

De Meo ha molta competenza e grande passione per l’auto: l’avventura in F1 potrebbe avere senso se i costi non dovessero impattare sulla realtà industriale. È evidente che la gestione di Cyril Abiteboul è stata deficitaria, per cui serviranno dei cambiamenti negli uomini che negli approcci ai GP.

La struttura di Enstone è stata affidata ad Alain Prost: il quattro volte campione del mondo potrebbe ritrovarsi fra le mani un team completamente ristrutturato se la Renault dovesse decidere di lasciare. Cosa vorrà fare De Meo?

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1

Foto di: Daimler AG

Toto Wolff, Executive Director (Business), Mercedes AMG

Toto Wolff, Executive Director (Business), Mercedes AMG

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Mercedes AMG F1 logo signage

Mercedes AMG F1 logo signage

Foto di: XPB Images

Alex Albon, Red Bull Racing RB15

Alex Albon, Red Bull Racing RB15

Foto di: Erik Junius

Alex Albon, Red Bull Racing RB15

Alex Albon, Red Bull Racing RB15

Foto di: Erik Junius

Alex Albon, Red Bull Racing RB15

Alex Albon, Red Bull Racing RB15

Foto di: Erik Junius

Dietrich Mateschitz, CEO e fondatore della Red Bull

Dietrich Mateschitz, CEO e fondatore della Red Bull

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Luca De Meo,  Seat CEO

Luca De Meo, Seat CEO

Foto di: XPB Images

Esteban Ocon, Renault F1 Team R.S. 19

Esteban Ocon, Renault F1 Team R.S. 19

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Esteban Ocon, Renault R.S. 19

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Cyril Abiteboul, Managing Director, Renault F1 Team

Cyril Abiteboul, Managing Director, Renault F1 Team

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.19

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.19

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.19

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team R.S.19

Foto di: Erik Junius

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team

Daniel Ricciardo, Renault F1 Team

Foto di: Andrew Hone / Motorsport Images

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