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F.1 2014: scarico alto, musi bassi e motore turbo

Scopriamo come cambieranno le monoposto l'anno prossimo adottando i nuovi regolamenti della FIA

Ecco come cambieranno le Formula 1 nel 2014 secondo la rivoluzione regolamentare sancita dalla FIA: si tratta dello stravolgimento tecnico più grande attuato nella storia recente dalla massima disciplina dello sport automobilistico. La mano del legislatore ha toccato tutti gli aspetti della monoposto inseguendo una serie di obiettivi: la riduzione dei consumi e delle emissioni cercando un rendimento del motore più efficiente, il sensibile calo del carico aerodinamico, l’aumento della sicurezza. MOTORE TURBO V6 IBRIDO Nel 2014 si tornerà a vedere il turbocompressore sul motore V6 di 1,6 litri di cilindrata: la power-unit sarà ibrida grazie all’aggiunta dei sistemi di recupero di energia: oltre al KERS che sarà raddoppiato nella sua potenza ci sarà anche l’Ers che sarà collegato alla turbina per recuperare l’energia termica che altrimenti andrebbe dissipata in calore. L’aspetto delle monoposto cambierà radicalmente: abbiamo cercato di interpretare una monoposto 2014 secondo le norme che sono state scritte, ben sapendo che le interpretazioni dei tecnici spingeranno la ricerca ben oltre questi disegni che sono standard, ma utili a capire quali sono i drastici cambiamenti, rispetto alle vetture che siamo abituati a vedere dal 2009. DRASTICA RIVOLUZIONE Da un punto di vista telaistico sono due le nuove linee guida che renderanno le monoposto 2014 completamente diverse dalle attuali: la drastica riduzione dell’altezza dei telai nella parte anteriore e dei musi ed il restringimento dell’ala anteriore di 150 mm. Sarà interessante vedere in che modo i progettisti cercheranno di andare a recuperare il carico, visto che non ci sarà solo una riduzione dell’ala anteriore, e scomparirà quella posteriore inferiore che faceva da supporto al profilo principale, ma, grazie allo scarico unico posizionato in alto e ben oltre l’asse posteriore, scomparirà l’effetto del soffiaggio dei gas roventi che rendeva estremamente efficiente il diffusore. Il complicato insieme della power unit renderà le pance più voluminose perché sarà necessario alloggiare anche lo scambiatore di calore aria/aria del turbocompressore. Le fiancate nella zona anteriore dovranno racchiudere le strutture deformabili anticrash che la Red Bull Racing ha progettato per tutte le squadre. MUSETTO Notevole sarà la riduzione in altezza dei musi che passeranno da 525 mm a soli 185 mm misurati a 700mm dall’asse anteriore: l’estensione oltre l’asse, invece, resta invariata come nel 2013 sino a 1200 mm. La posizione delle telecamere non è più libera ma è stata definita per regolamento: dovranno essere all’inizio del muso in uno spazio compreso fra 325 mm e 525 mm dal piano di riferimento ALA ANTERIORE Verrà sensibilmente ridotta la larghezza dell’ala anteriore che passerà dagli attuali 1800 mm di larghezza a 1650 mm, mentre rimane invariata la sezione centrale di 500 mm che deve essere di disegno neutro per tutte le monoposto TELAIO L’altezza del telaio calerà dagli attuali 625 mm ai 525 mm con la sua sezione terminale che resterà invariata. La posizione della schiena e del bacino del pilota non cambia, ma per effetto delle modifiche i piedi saranno piazzati 10 cm più in basso. Sotto alla scocca e al muso potranno esserci dei deviatori di flusso ma saranno più contenuti per via dell’abbassamento del telaio. Il serbatoio della benzina avrà una capacità limitata di 100 kg di carburante. Il pacco delle batteria dovrà essere unico e dovrà essere collocato nell’area del serbatoio che è stata valutata la più protetta. Cambiano anche le strutture deformabili laterali a protezione del telaio con doppi coni più sporgenti che renderanno la parte iniziale delle fiancate più massiccia. SCARICO Sono stati messi al bando gli scarichi soffianti: verrà adottato un unico terminale centrale che dovrà terminare fra i 175 mm e gli 185 mm oltre l’asse posteriore: gli ultimi 150 mm del tubo dovranno essere rettilinei e con un’inclinazione massima di 5 gradi. Il diametro del terminale potrà variare da 7.500 a 14.000 mm2 ALETTONE POSTERIORE L’altezza dell’ala posteriore sarà limitata di 20 mm e sparirà il profilo inferiore a cui veniva fissato tutto l’insieme ala posteriore. Ritorneranno, quindi, i supporti verticali. E’ concesso un potenziamento del DRS, la sua apertura passerà da 50 a 70 mm.

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