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Analisi

ExxonMobil chiede che si vieti la possibilità di bruciare olio come additivo della benzina

Il petroliere americano che supporta la Red Bull ritiene che il quantitativo di lubrificante che si può consumare in F1 (0,6 kg per 100 km) sia ancora esagerato e che non ha alcuna aderenza con le vetture stradali.

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14

Simon Galloway / Motorsport Images

Sembra che tutto vada liscio come l’olio: le polemiche relative al consumo di lubrificante usato come additivo della benzina sembrano scomparse dopo che la FIA all’inizio dell’anno ha imposto che il consumo di olio dovesse scendere a 0,6 kg per 100 km.

A sentire i discorsi catastrofici dello scorso anno non ci sarebbe stato un solo motore endotermico che avrebbe avuto una vita di 7 GP se non ci fosse stata una robusta “corroborazione” del carburante con gli antidetonanti che erano largamente impiegati l’anno scorso mescolati all’olio.

E, invece, a parte le (giuste) lamentele per il fumo che ammorbava l’aria nei test invernali ad ogni accensione di un motore Ferrari, tutti i timori che hanno scatenato violente polemiche nel 2017 si sono rivelati infondati, perché le power unit non hanno avuto dei cali prestazionali anche se la loro durata è stata portata a unità che potrebbero partecipare a una 24 Ore di Le Mans.

L’anno prossimo ci saranno ulteriori inasprimenti normativi da parte della FIA: il serbatoio ausiliario in qualifica dovrà restare vuoto, mentre l’olio esausto non verrà più sputato in pista come oggi, ma sarà recuperato senza poter essere rimesso in circolo.

Tuttavia c’è chi sostiene che la Federazione Internazionale non si debba fermare nel cammino che è stato intrapreso. Secondo David Tsurusaki, responsabile motorsport di ExxonMobil, c’è ancora molto lavoro da fare, perché nelle auto stradali sarebbe improponibile un motore che consuma 0,6 kg di olio ogni 100 chilometri…

"La nostra posizione sul consumo di olio in un motore a combustione interna non va nella direzione nella quale è andata la F1, ma la ricerca tecnologica per ridurre il consumo di lubrificante", ha dichiarato Tsurusaki a Motorsport.com.

"La nostra più grande preoccupazione è che se si lascia il consumo di 0,6 l per 100 km così com'è, vuol dire che è consentito consumare olio in modo esagerato. Se si registrasse un consumo di quel livello nella propria vettura, sarebbe necessario portarsi una tanica di olio di scorta!”.

"Il problema è che se lasci alle persone la possibilità di usare un quantitativo elevato, allora di fatto stai promuovendo in un certo senso che si sfrutti quell'olio perché ha un contenuto energetico".

Secondo Tsurusaki le regole 2019 limiteranno i vantaggi di chi brucia olio, ma il dirigente ExxoMobil ritiene che sarebbe meglio sradicare questa pratica dalla F1

"Noi non ci abbiamo mai lavorato - ha concluso – la nostra ricerca non è finalizzata a utilizzare l’olio come combustibile. Lavoriamo per usare l’olio come lubrificante e la benzina come carburante. Poi so che è normale che ci siano dei trafilaggi di olio in camera di combustione, ma non in modo intenzionale”.

"Più si reprime questo modo d’agire e meglio dovrebbe essere per l’immagine del motorsport. Non ci dovrebbe essere olio bruciato: per me resta una cosa strana".

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