Dopo settimane di voci, la
News Corp ha deciso di scoprire le carte ed ha confermato la sua intenzione di acquistare i diritti commerciali della
Formula 1. La svolta però è che accanto alla società di
Rupert Murdoch, in questo caso rappresentata dal figlio
James, c'è anche la
Exor, società finanziaria presieduta dal numero 1 della Fiat,
John Elkann.
Stando al comunicato che hanno divulgato ieri, tutto sarebbe ancora nella fase embrionale di un progetto, che comunque si basa sul concetto di "svecchiamento" della gestione del Circus, con apertura alle nuove tecnologie e la voglia di migliorare ulteriormente lo spettacolo. Non bisogna dimenticare, infatti, che
Bernie Ecclestone ha già spento 80 candeline, cifra a cui Elkann ed il giovane Murdoch non arrivano neppure sommando le loro età.
"
Stiamo analizzando in via preliminare la possibilità di creare un consorzio con il proposito di elaborare un piano per lo sviluppo nel lungo termine della F.1, nell'interesse dei partecipanti e degli appassionati. Al momento però non è possibile affermare con certezza che si arriverà a presentare una proposta agli attuali proprietati della F.1". Il comunicato stampa, infatti, per ora non dice nulla di più.
Anzi,
Mister E, che è l'azionista di maggioranza della
CVC, la società che attualmente detiene i diritti, ha ribadito l'intenzione di non vendere: "
Non abbiamo alcuna intenzione di vendere, nessuno degli interessati mi ha parlato".
Non bisogna dimenticare però che
Ecclestone è anche il grande capo della
FOA, società invece legata alle squadre e alla
FIA dal vincolo del
Patto della Concordia, che però andrà in scadenza al termine della prossima stagione.
Ed ecco che, qualora non si trovasse un accordo tra
CVC e la nuova cordata, potrebbe tornare il fantasma di un mondiale alternativo da disputare sotto un altro nome e fuori dal controllo della FIA. Visto il coinvolgimento degli
Elkann, un'adesione della
Ferrari ad un'azione di questo tipo parrebbe praticamente scontata, ma ci sono grosse possibilità che anche
Mercedes, McLaren e Renault si possano accodare.
Tutte queste squadre, infatti, chiedono alla
FOA e alla
CVC una fetta maggiore degli introiti della
Formula 1, cosa che invece
Bernie Ecclestone non sembra intenzionate a garantire neanche nel prossimo
Patto della Concordia. Dunque, la sensazione è che in ogni caso potrebbero esserci novità con l'irruzione di questa nuova cordata.
E la
FIA cosa ne pensa?
Jean Todt ha reagito con una dichiarazione interessante: "
Bisogna aggregare prima di distruggere". Insomma, la Federazione sembra pendere verso una soluzione pacifica e magari ad una transizione verso la nuova società. Del resto è ovvio che non voglia rischiare di perdere la Formula 1...
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