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Analisi

Ecco perché a Melbourne si parte con un solo paddle della frizione

La FIA impone la partenza manuale, anche se dietro al volante restano le due leve che si possono usare durante la gara. Giorgio Piola ci racconta la storia dei paddle che è iniziata nel 1989 grazie alla Ferrari.

Ferrari SF15-T, il volante visto da dietro

Ferrari SF15-T, il volante visto da dietro

Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Anche se l’abbiamo anticipato su Motorsport.com non si fa un gran parlare di una delle novità introdotte dalla FIA che scatterà con il Gp d’Australia: i piloti, infatti, dovranno partire con una sola leva della frizione, fra le due a disposizione dietro al volante.

La decisione FIA che è stata comunicata alle squadre a fine dicembre da Charlie Whiting e cambia già a Melbourne il modo di partire. Su tutte le monoposto c’è un volante dotato di due paddle della frizione. Il primo serve all’inserimento della marcia e il pilota lo rilascia subito, perché è con la seconda leva che si gestisce il bite point della frizione.

Dal primo Gp 2016 il pilota dovrà effettuare lo start utilizzando solo una leva: questo gli impedirà di utilizzare la consueta sequenza di procedure necessarie al launch.

La Federazione Internazionale vuole togliere ulteriori aiuti alla guida, dopo che da Spa 2015 è stato vietato lo start assistito da un software di controllo elettronico, e l’obiettivo è di riportare anche lo scatto al via ad una procedura manuale, senza l’aiuto di software di controllo intelligenti, mentre la seconda leva potrà essere utilizzata durante i pit stop e le altre fasi della corsa.

La storia dei paddle nasce nel 1989

Volante Ferrari 640
Volante Ferrari 640

Photo by: Giorgio Piola

E’ stata la Ferrari a introdurre per prima i comandi del cambio dietro al volante nel 1989 con la 640 che è stata la prima monoposto ad utilizzare un cambio semi-automatico gestito dalle palette, togliendo la tradizionale leva.

Volante Ferrari, 1995-1996
Ferrari 640, volante del 1995-1996

Disegno by: Giorgio Piola

La squadra del Cavallino ha aperto una nuova strada, ma c’è voluto qualche anno prima di vedere trasferito anche il comando della frizione sul volante: si è dovuto aspettare il 1994 quando la McLaren ha introdotto sulla monoposto di Mika Hakkinen solo due pedali, lsciando acceleratore e freno e togliendo quello della frizione.

Il compagno di squadra del finlandese, Martin Brundle, aveva mantenuto i tre pedali - come altri piloti del team in seguito e fra questi c’era stato David Coulthard - perché l’inglese, a seguito di un incidente nel quale si era fatto male a un gamba, non era in grado di generare una forza sufficiente per frenare con il piede sinistro.

Pedali della frizione di Hakkinen e Coulthard, 1994
Hakkinen è passato ai due pedali nel 1994, mentre Coulthard ha mantenuto il comando della frizione al piede

Disegno by: Giorgio Piola

Alcuni piloti, come Heinz-Harald Frentzen nel 1995, si sono sentiti a proprio agio passando al paddle della frizione montato sul lato sinistro del volante: nel disegno sotto si può notare come la leva fosse di dimensioni molto più generose di quelle destinate al cambio.

Il volante di Frentzen, 1995
Il volante di Frentzen, 1995

Photo by: Giorgio Piola

Jacques Villeneuve, invece, aveva voluto personalizzare sulla Williams del 1997 l'uso delle leve dietro al volante: il canadese, infatti, ha scelto di montare la leva della frizione sul lato sinistro, mentre a destra ha usato un solo paddle per azionare il cambio: Jacques inseriva le marce tirando la leva verso di lui, mentre le scalava spingendo in senso contrario.

Il volante di Villeneuve, 1997
Il volante di Villeneuve, 1997

Disegno by: Giorgio Piola

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