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Ecco le tre idee di Montezemolo per rilanciare la F.1

Nell'incontro di giovedì a Londra Mattiacci dovrà spingere sui temi ricerca, test e possibilità di sviluppo

Quella di giovedì sarà una giornata molto importante per il futuro della Formula 1. A Londra andrà infatti in scena un incontro tra i team principal (non è escluso che ci possa essere anche Flavio Briatore nelle vesti di promotore di idee per i social network ed i new media) e Charlie Whiting, voluto fortemente anche da Jean Todt e da Bernie Ecclestone, per trovare un punto di incontro sulle regole future che dovranno rilanciare l'interesse verso il Circus, che purtroppo in questa stagione ha incontrato una pesante flessione.

Ma non è tutto, perché gli stessi temi saranno trattati sabato tra Luca Cordero di Montezemolo e Niki Lauda, che si incontreranno in maniera informale a Capri, ma con la voglia di buttare giù le loro idee e tentare di trovare un punto di convergenza.

Quello che è certo è che, dopo il colloquio di ieri con il Presidente del Cavallino, il team principal Marco Mattiacci dovrà provare a spingere sostanzialmente su tre punti, almeno stando a quanto riferisce la Gazzetta dello Sport: il ritorno ad una maggior libertà di ricerca, quindi con regolamenti tecnici meno vincolanti rispetto ad oggi. Questo norme poi dovrebbero anche garantire maggiori possibilità di recupero a chi deve inseguire (per esempio, si potrebbe lasciare più spazio di manovra sullo sviluppo delle power unit).

Infine, ma questo è sempre stato un tema molto caro a Montezemolo, la possibilità di tornare ad effettuare i test in pista con una certa regolarità, magari studiando un sistema che li possa rendere anche in grado di generare introiti per le squadre e di avvicinare il pubblico ai piloti, per renderli personaggi più "umani".

E' facile ipotizzare che ci possano essere delle obiezioni ed è piuttosto semplice anche intuire quali potrebbero essere: sicuramente non è facile conciliare questi concetti con quelli della riduzione dei costi, inoltre la Mercedes difficilmente si vorrà privare del vantaggio importante con cui ha iniziato l'era dell'ibrido. Senza contare poi che ci sono squadre che hanno investito molto in simulazioni e gallerie del vento e difficilmente vedrebbero di buon occhio i test.

Non è da escludere però che per il bene della Formula 1 tutti possano essere pronti a fare un passo indietro e a mettere per un attimo in secondo piano i propri interessi. Del resto, lo stesso fatto che questo incontro si farà, è una prova implicita del fatto che le squadre ammettono che c'è una crisi da superare...

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