Ecco come una monoposto di F1 deve lavorare al GP di Francia
Il Paul Ricard offre un insieme di sfide uniche per una monoposto di Formula 1, permettendo ai fan di vedere sotto stress sia le macchine che i piloti, chiamati a cercare il limite. Motorsport Live svela quali sono le difficoltà di questa pista e le caratteristiche che la rendono così spettacolare per le monoposto moderne.
Carlos Sainz Jr., Renault Sport F1 Team R.S. 18, precede Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB14, Kevin Magnussen, Haas F1 Team VF-18, Charles Leclerc, Sauber C37, Kimi Raikkonen, Ferrari SF71H, Romain Grosjean, Haas F1 Team VF-18, Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, e il resto del gruppo, alla partenza
Steven Tee / Motorsport Images
Le 15 curve che si snodano lungo 5.824 chilometri di pista hanno un po’ di tutto e questo rende difficoltoso il setting delle vetture per gli ingegneri. È un circuito con una deportanza media, grazie ai suoi tre lunghi rettilinei, dove l’anno scorso sono stati raggiunti i 343 km/h di velocità di punta, quindi il pedale dell’acceleratore è abbassato per molto tempo e tutto ciò è molto impegnativo per il pacchetto della power unit.
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Nico Hulkenberg, Renault Sport F1 Team R.S. 18
Photo by: Jerry Andre / Sutton Images
È anche il circuito delle proverbiali due metà, il primo settore è più tortuoso ed impegnativo per i freni e che richiede una buona trazione in uscita dalle curve. Il secondo invece ha molte curve veloci, tra cui la curva 11, a destra e di 180 gradi. Non si riuscirà a rendere la monoposto perfetta per tutte queste caratteristiche, quindi la deportanza nel suo complesso è utilizzata a metà dai team.
L’ingresso della chicane che immette al rettilineo rappresenta uno dei migliori punti di sorpasso del calendario, ma il 2019 vedrà la possibilità di sorpassare anche nel primo settore. Quindi si avrà bisogno di una buona velocità per potersi avvicinare ed effettuare la manovra in frenata.
La superficie dell’asfalto nel suo insieme ha un grip relativamente alto, classificato quattro su una scala di valori di cinque dal fornitore di gomme in Formula 1, Pirelli. Questo significa che i piloti possono affrontare le curve con buona velocità, ma questo stressa le gomme e la g-force laterale gioca un ruolo interessante in gara.
Mercedes AMG F1 W10 barge board
Photo by: Giorgio Piola
Ferrari SF90 side detail
Photo by: Giorgio Piola
Questi sforzi variabili implicano il fatto che ce n’è per tutti. Coloro che avranno la visuale delle prime due curve vedranno la partenza con la curva 1 e la curva 2 medio-veloci. Curva 3 e 7 sono tornanti e portano le monoposto nel leggendario rettilineo del Mistral, ma qui si può vedere la curva mozzafiato e l’incredibile trazione delle vetture di F1, così come la velocità anche nelle curve lente.
Chi invece ha una visuale della chicane che comprende le curve 8 e 9 è abbastanza fortunate da trovarsi in uno dei posti migliori del calendario di F1 per i sorpassi e l’azione è assicurata. La veloce curva 10 verso destra, la famosa Signes, è la più veloce del circuito e la velocità con cui viene affrontata deve essere vista affinché ci si creda. Curva 11 richiede pazienza da parte dei piloti e qui si vedrà la differenza che farà chi ha esperienza, sapendo esattamente quando dare potenza.
L’ultimo settore medio veloce che va dalla curva 12 alla 15 mostra quanto siano agili le monoposto di F1, mentre la parte finale non perdona nemmeno il più piccolo errore, facendo salire i tempi sul giro.
Red Bull RB14 side pods, Spanish GP
Photo by: Giorgio Piola
Haas F1 Team VF-19 turning vanes
Photo by: Giorgio Piola
Al Gran Premio di Francia di quest’anno vedremo anche una serie di aggiornamenti, come di consueto. Piccoli dettagli possono fare la differenza al Paul Ricard, come ha dimostrato la Red Bull quando ha introdotto nel 2018 una versione modificata dei bargeboard (come si può vedere nelle illustrazioni di Giorgio Piola) a sostituzione del pacchetto a tre vani verticali con uno largo con una configurazione cinque più uno che ha portato un bel miglioramento.
Fino ad ora quest’anno la Mercedes ha vinto tutto. La monoposto è forte in ogni tipo di curva e grazie il propulsore potente sarà difficile per i rivali evitare che Lewis Hamilton e Valtteri Bottas possano dominare nuovamente.
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