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Intervista

Ecco come a Baku sperano di recuperare la gara nel 2020

Gli organizzatori del GP hanno chiarito che la gara potrà essere disputata se entro l'inizio dell'estate il problema della pandemia sarà risolto ed hanno fatto un paragone con quanto avvenuto in Australia.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Simon Galloway / Motorsport Images

Gli organizzatori del GP di Baku si trovano in un limbo perché stanno aspettando novità in merito ad una data alternativa e sono pronti a dare il via ai lavori per preparare la sede dell’evento nel cose fosse possibile correre nel 2020.

Degli 8 GP sino ad ora posticipati, soltanto Monaco ha confermato che non si disputerà la gara quest’anno ed anche l’Australia rischia di vedere svanire i suoi sogni dato l’impegno chiesto agli organizzatori per allestire nuovamente il tracciato dell’Albert Park.

Quattro dei restanti GP sono svolti su circuiti permanenti, mentre due, Hanoi e Baku, sono cittadini. Entrambi, quindi, dovrebbero affrontare sfide logistiche maggiori rispetto ai circuiti permanenti in caso di una nuova data per via del tempo necessario per allestire le strutture.

Il promoter del GP di Baku, Arif Rahimov, ha dichiarato a Motorsport.com: “E’ diventato palese che la gara non si sarebbe disputata dopo quanto accaduto in Australia”.

“Credo che sia stato devastante per i promoter in Australia aver impiegato così tanto tempo, energie e soldi per essere pronti per un evento che è stato poi annullato all’ultimo minuto. E’ una situazione che non vorrei far vivere al mio team e sono davvero dispiaciuto per loro”.

“Dopo quello che è accaduto è sembrata chiara la direzione in cui tutti gli eventi sarebbero andati. Abbiamo visto quanto successo prima con Euro 2020 e poi con le Olimpiadi. Ci sono state molte pressioni da più parti”.

Allestire un circuito cittadino è una operazione enorme e Rahimov era consapevole che avrebbe dovuto avere rassicurazioni in merito prima di dare il via ai lavori e pagare le fatture.

“Dovevamo prendere una decisione immediata perché non è un tracciato che puoi allestire in poco tempo. Servono dai due ai tre mesi per avere il circuito pronto, e non ho voluto menzionare gli aspetti commerciali e quelli relativi all’intrattenimento del pubblico con il coinvolgimento di vari artisti. Queste sono tutte cose che non possiamo organizzare all’ultimo istante”.

“In origine, secondo i nostri piani avremmo dovuto iniziare ad allestire il tracciato a partire dal 15 marzo, ma quando si è scatenata la pandemia abbiamo deciso di posticipare la partenza dei lavori di una settimana. Proprio in quel periodo ci sono state molte comunicazioni tra il governo dell’Azerbaijan e la Formula 1 per cercare di capire come sarebbe evoluta la situazione, e quando abbiamo valutato i differenti scenari abbiamo deciso di fermarci”.

Nonostante l’evento di Baku sia finanziato dal governo e fornisca una ottima promozione annuale sia alla città che alla nazione, i politici hanno deciso di seguire altre priorità. Nonostante ci sia ancora la possibilità che la gara prenda il via il 7 giugno, è ovvio però che il periodo non è quello ideale per una sua promozione.

“Abbiamo dovuto prendere una decisione seguendo tutti i consigli del governo. Questi, poi, sono diventi decreti per introdurre le azioni preventive che non ci avrebbero permesso di ospitare la gara. Questo è stato il passo concreto per essere sicuri di dover rimandare la gara fino ad un nuovo avviso”.

L’aspetto positivo di questa vicenda è che il promoter dell’evento non si è trovato nella stessa situazione vissuta a Melborune, con un sacco di quattrini spesi per non mostrare nulla.

“Avevamo alcuni ordini, ma ciò che abbiamo acquistato può essere usato il prossimo anno o anche quest’anno qualora la gara si dovesse disputare. Fortunatamente non abbiamo sprecato soldi e non abbiamo accusato alcuna perdita finanziaria”.

Gli organizzatori della corsa sono adesso in attesa di novità per sapere se verrà indicata una data alternativa.

“Abbiamo disputato il GP sia ad aprile che a giugno. La situazione diventerebbe un po’ più critica se andasse a coincidere con la stagione scolastica, ma questo è già avvenuto in passato e si è corso ugualmente senza particolari problemi”.

“Probabilmente sarebbe un po' più difficile fare una gara proprio all'inizio della stagione scolastica, che è il 15 settembre. Tuttavia, penso che ci siano molte più complicazioni nella definizione del calendario, quindi stiamo cercando di fornire la massima flessibilità possibile”.

“Quello che è importante è che ci venga dato un preavviso di almeno tre mesi per poter essere pronti”.

“Ovviamente non possiamo avere una nuova data fino a quando la situazione non si normalizzerà, non possiamo fare speculazioni. E’ un qualcosa di logico e credo che lo stesso discorso valga anche per gli altri gran premi che al momento sono stati posticipati”.

“Spero che la situazione diventi più chiara in estate. Se le cose dovessero migliorare ad inizio giugno allora si potrà pensare di recuperare, ma se questi contagi dovessero continuare fino alla fine di agosto allora sarà impossibile pensare di disputare la gara a novembre”.

L'Azerbaigian è noto per pagare all'organizzazione della Formula 1 una delle più alte quote per la disputa della corsa e come per tutte le gare i fondi sono trasferiti con largo anticipo. Bisogna adesso capire che fine farà quel denaro vista l’eccezionalità della situazione.

“Penso che la Formula 1 dovrà affrontare una grande perdita di entrare, ma è una causa di forza maggiore fuori dal nostro controllo ed una situazione globale e non locale”.

“Questo tipo di situazioni sono indicate nella clausola di forza maggiore del contratto. Il nostro governo non perderà certamente i soldi se la gara non si svolgerà”.

“Non è solo una decisione del promotore quella di fermare la gara. Abbiamo avuto diversi decreti dei ministri del governo per fermare tutte le manifestazioni. Siamo in un regime di quarantena, simile alla maggior parte dell'Europa occidentale”.

“Per noi è illegale anche solo promuovere la corsa in questo momento, quindi siamo in una situazione in cui ci è proibito fare qualsiasi azione per ospitare la corsa. E’ un qualcosa assolutamente fuori dal nostro controllo”.

“Se la gara non dovesse svolgersi, un'opzione sarebbe quella di chiedere la restituzione dei soldi già versati, ma un'altra sarebbe quella utilizzare il pagamento effettuato per l’evento dell'anno prossimo. Ci sono un sacco di soluzioni”.

Per le gare che non si disputeranno nel 2020 c'è anche una potenziale complicazione legale da superare. La gara persa conta come parte di un contratto in corso, o si rinnoverà e si aggiungerà un anno in più al contratto in essere?

Per il momento Rahimov rimane focalizzato sull’ospitare la gara entro il 2020, anche se ammette che potrebbe doversi trattare di un evento in misura ridotta, con meno spettacoli collaterali per i fan come i concerti dal vivo.

“È estremamente complicato, ma credo che ci siano cose più complicate che accadono nel mondo in questo momento. Questo è uno degli effetti collaterali della pandemia. Ma dato che il mondo intero si trova in questa situazione, penso che le aspettative per la gara saranno un po' più basse”.

“La gente presente in pista capirà se qualche evento non si potrà tenere. Ci occuperemo comunque dell’intrattenimento previsto per il pubblico televisivo, ma quello per la gente in pista sarà ridotto. Tutto, comunque, dipenderà da quello che potremo e non potremo fare”.

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Lando Norris, McLaren MCL34

Lando Norris, McLaren MCL34

Foto di: Glenn Dunbar / Motorsport Images

Lando Norris, McLaren MCL34

Lando Norris, McLaren MCL34

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Robert Kubica, Williams FW42

Robert Kubica, Williams FW42

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90, e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Valtteri Bottas, Mercedes AMG W10, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90, e Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W10

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Daniel Ricciardo, Renault R.S.19, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90

Daniel Ricciardo, Renault R.S.19, precede Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Lando Norris, McLaren MCL34, precede Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34

Lando Norris, McLaren MCL34, precede Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

La bandiera a scacchi sventola alla fine della gara mentre passa Sebastian Vettel, Ferrari SF90, terzo

La bandiera a scacchi sventola alla fine della gara mentre passa Sebastian Vettel, Ferrari SF90, terzo

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sergio Perez, Racing Point RP19, arriva in griglia di partenza

Sergio Perez, Racing Point RP19, arriva in griglia di partenza

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Antonio Giovinazzi, Alfa Romeo Racing C38

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34

Carlos Sainz Jr., McLaren MCL34

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

George Russell, Williams Racing FW42

George Russell, Williams Racing FW42

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Carlos Sainz Jr., McLaren, in griglia di partenza

Carlos Sainz Jr., McLaren, in griglia di partenza

Foto di: Zak Mauger / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, secondo, esce dalla monoposto al Parco Chiuso

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, secondo, esce dalla monoposto al Parco Chiuso

Foto di: Andy Hone / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, secondo, fa i complimenti a Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, vincitore, al Parco Chiuso

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, secondo, fa i complimenti a Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, vincitore, al Parco Chiuso

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, secondo, e Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, vincitore, spruzzano champagne al rappresentante del team sul podio

Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, secondo, e Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, vincitore, spruzzano champagne al rappresentante del team sul podio

Foto di: Steve Etherington / Motorsport Images

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