Ecclestone: "Alla Ferrari serve un consulente che aiuti Arrivabene!"

Bernie Ecclestone non è mai il tipo da girare intorno alle questioni. Mister E è stato raggiunto da Pino Allievi a Città del Messico per un'intervista che è apparsa questa mattina sulla Gazzetta dello Sport che è destinata a scatenare forti reazioni, perché l'inglese ha puntato il dito sull'organizzazione della Scuderia per la mancanza di risultati.

"La Ferrari ha tutti gli ingredienti per vincere dei titoli mondiali, dai piloti al supporto tecnico. Forse c'è un problema di personale. Vedo una situazione simile a quando, per trovare una via d'uscita, tanti anni fa convinsi il management della Fiat a ingaggiare Jean Todt. E non fu facile perchP volevano un italiano".

E allora cosa serve?
"Io credo che alla Ferrari manchi questo, a prescindere dalle scelte operate. Non certo per sostituire Maurizio Arrivabene, ma per lavorare accanto a lui nella gestione quotidiana".

In termini garbati, quindi, ma molto concreti Bernie Ecclestone evidenzia una carenza al vertice della squadra di Maranello: Mister E consiglia a Sergio Marchionne di mettere sotto tutela Maurizio Arrivabene, aggiungendo altra pressione sul team principal, alle prese con una squadra che non è riuscita a ottenere i risultati sperati a causa di una monoposto, la SF16-H che non è all'altezza della situazione, visto che la Ferrari è scivolata al terzo posto nel mondiale Costruttori, peggiorando sensibilmente il bottino rispetto a quello incoraggiante dello scorso anno.

Chissà che nome avrà in testa Bernie e se l'ha già consigliato a Maranello, proprio come fece nel 1993...