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E nella corrida spagnola la Sauber festeggia con la top 10!

Destinata a vestire i panni della Manor del 2017, la scuderia di Hinwil è riuscita ad abbandonare l’ultimo posto costruttori grazie a una solida prestazione di Pascal Wehrlein, che ha donato al team quattro punti.

Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari

Foto di: Charles Coates / Motorsport Images

Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari, Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR12
Marcus Ericsson, Sauber C36, Fernando Alonso, McLaren MCL32
Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari, Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR12
Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari, Carlos Sainz Jr., Scuderia Toro Rosso STR12
Pascal Wehrlein, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36, va largo e finisce nella ghiaia
Marcus Ericsson, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Marcus Ericsson, Sauber C36
Pascal Wehrlein, Sauber C36-Ferrari

Digiuno spezzato per la piccola Sauber sul circuito iberico di Montmeló. Dopo un 2016 molto complicato e un nuovo avvio di stagione altrettanto incolore, conseguenza anche di un motore Ferrari vecchia versione, la squadra elvetica è tornata a saggiare la zona calda del gruppo per merito di Pascal Wehrlein, settimo alla bandiera a scacchi, ma ottavo sulla carta, a causa dei 5” di penalità inflitti per un errore in entrata di pit-lane. 

“È stata un’ottima gara e soprattutto sono rimasto contento della performance della mia C36 e della strategia ad una sola sosta. In particolare il primo stint si è rivelato fondamentale per tenere dietro Carlos Sainz, che con la Toro Rosso era molto più veloce, e gli altri appena alle spalle", ha dichiarato il tedesco, scattato dalla piazzola numero 15.

“Mai mi sarei aspettato un risultato del genere dopo le prove libere. Ringrazio quindi i ragazzi, nella speranza che gli aggiornamenti possano farci progredire ulteriormente a Monaco e ripetere la performance”. 

 

Parlando in seguito della penalizzazione ricevuta dai commissari, il 22enne tedesco dal sangue mauriziano ha spiegato: “Ho ricevuto la chiamata dal muretto quando ero ormai all’ultima curva. Intuendo che fosse importante fermarmi proprio in quell’istante, nella fretta ho completamente sbagliato l’ingresso, dunque sapevo che mi avrebbero punito”.

Poco più indietro rispetto a Wehrlein, ossia in undicesima posizione, si è invece installato Marcus Ericsson.

“Per quanto mi riguarda è stata una bella corsa”, ha confidato lo svedese. “Mi sentivo bene. Ma evidentemente ero al posto sbagliato al momento sbagliato, dato che appena concluso il cambio gomme è stata attivata la Virtual Safety Car. Quel frangente mi ha fatto perdere tempo prezioso”. 

Ovviamente felice per l’esito del weekend di Barcellona la boss Monisha Kaltenborn, sotto pressione per la presenza di patron Peter, e dunque particolarmente sollevata alla fine.

“Un grande risultato figlio di una strategia perfetta”, ha detto la manager di origine indiana. “Entrambi i piloti hanno fatto un lavoro eccellente per tirare fuori il massimo dalla macchina. Quanto ottenuto oggi prova che la direzione intrapresa è quella giusta e che c’è del potenziale. Adesso siamo curiosi di vedere come andrà nel Principato, quando introdurremo delle novità aerodinamiche”. 

 

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