De Ferran: "McLaren è cresciuta, ma manca ancora tanto per arrivare davanti"
Il Direttore Sportivo della scuderia di Woking è convinto che i suoi uomini stiano facendo progressi con la MCL34, ma la strada è ancora lunga per poter tornare ai livelli d'un tempo.
Foto di: Steven Tee / Motorsport Images
Sono ormai passati oltre 20 anni da quando le McLaren erano tornate prepotentemente fra i migliori della Formula 1, ai tempi delle fantastiche battaglie di Mika Hakkinen e David Coulthard contro la Ferrari di Michael Schumacher (ed Eddie Irvine '99).
Oggi le vetture di Woking sono ad arrancare a centro gruppo, dopo che l'avvento delle power unit le ha relegate in fondo alla griglia. Il passaggio al propulsore Renault in queste prime gare del 2019 ha dato segnali positivi, ma c'è ancora parecchio da fare, come afferma Gil De Ferran.
“Penso che la macchina abbia fatto un passettino avanti rispetto all'anno scorso, ma non ci facciamo illusioni: c'è ancora tantissimo lavoro da fare. Lo avevo già detto durante i test invernali e anche nelle prime gare, la strada è lunga per noi", ha commentato il Direttore Sportivo del team britannico.
“Penso che la Renault abbia fatto un grande lavoro per noi essendo il nostro fornitore di power unit, anche loro sono cresciuti e ce ne hanno data una più competitiva. Ma penso che il nostro obiettivo sia avanzare ancora, indipendentemente da chi ci precede ora. Qualcuno pensa che stia ragionando come quando ero pilota, mi dovevo concentrare su un avversario e basta. Non credo sia così, è una cosa diversa".
“Siamo un team che ha il polso della situazione su ciò che fa, e basta. Dobbiamo restare concentrati e continuare a crescere. Francamente non possiamo fermarci fino a quando non saremo nelle prime due posizioni".
Sicuramente le McLaren hanno pian piano recuperato terreno, sia in qualifica al sabato che nelle corse della domenica, ma attualmente restano lontane dalle posizioni che contano.
“Ci sono tante variabili in termini di passo tra qualifica e gara dovute anche ai nuovi regolamenti. La gente sta cercando di avere un quadro della situazione chiaro. Prendiamo quel che arriva facendo un passettino alla volta, massimizzando ogni situazione. Onestamente non sappiamo cosa stiano facendo gli altri e quali possano essere i loro problemi, ma dobbiamo pensare a noi stessi e basta".
“Ovviamente si cerca sempre di capirne di più e farsi un'idea, ma nulla è scontato. Come prestazioni sappiamo di dover crescere risolvendo i nostri problemi e continuando a sviluppare la macchina".
Informazioni aggiuntive di Jonathan Noble
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