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Rigon: "Mi aspettavo una telefonata di Dallara!"

Il veneto, collaudatore della Ferrari al simulatore, aspettava una chiamata dopo il crash in Gp2

Rigon:
Quando conclude una sessione di lavoro al simulatore di F.1 della Ferrari sente ancora un po' di dolore alla gamba, ma Davide Rigon si sente di nuovo un pilota. In tasca ha la licenza della CSAI con tanto di abilitazione medica per correre. Finalmente! Il veneto non vede l'ora di voltare pagina e mettersi alle spalle questo 2011 che è stato per lui un anno difficile. Doveva essere la stagione della consacrazione del veneto, 25 enne di Thiene, ma l'incidente di Istanbul dell'8 maggio in GP2 gli ha tarpato le ali, costringendolo ad un lungo periodo di inattività fatto di operazioni, sofferenze e una lunga riabilitazione. Un botto che sembrava innocuo, non certo fra i peggiori della GP2, eppure gli esiti sono stati devastanti: nel fisico come nel morale. Nel contatto da dietro causato da Leal, Davide ha urtato il muretto dei box con la parte anteriore sinistra della monoposto ed i braccetti della sospensione, rientrando nell'abitacolo, sono stati la causa della frattura di tibia e perone. La ripresa è stata lunga e difficile perché le fratture scomposte avevano reso difficile la calcificazione ossea: “Non è ancora un processo completato - ammette Rigon – ci vuole ancora tempo, ma adesso sono nella condizione di rendere al massimo nel lavoro al simulatore della Ferrari. Farò delle lastre di controllo fra un paio di mesi: del resto non posso sottopormi a radiografie in continuazione”. Stando alle indiscrezioni il più grande supporter di Davide è proprio Fernando Alonso che apprezza il prezioso lavoro di messa a punto che riesce a fare il pilota italiano sul “ragno” del Cavallino rampante. “A fine sessione – prosegue Davide – sento ancora un po' di dolore, ma ora riesco a spingere sul pedale del freno come è necessario: arrivo senza problemi a 150 bar, vale a dire circa 95 kg di forza, ma prima dell'incidente avevo dei picchi che arrivavano fino a 180/190 bar!”. Rigon è coinvolto nello sviluppo della monoposto 2012, ma il veneto svicola non appena si accenna a toccare questo argomento top secret. È nella lista dei collaudatori Ferrari anche per il prossimo anno e non vuole incrinare un rapporto che è idilliaco. Ma rivedremo il pilota Rigon? “Me lo auguro proprio – prosegue il veneto - mi piacerebbe provare a fare qualcosa con le Gran Turismo. La 458 è molto competitiva...”. Pare che non ci sia spazio all'Af Corse, il team di Amato Ferrari che ha vinto la Le Mans Series con Fisichella e Bruni, ma non dovrebbe essere un problema trovare spazio ad un giovane competitivo come Davide... C'è un rammarico per questo 2011 che va a chiudersi? “Sì, lo devo ammettere. Mi spiace non aver ricevuto nemmeno una telefonata dall'ingegner Dallara dopo l'incidente di Istanbul. Chi lo conosce mi dice che sia una persona molto umana e, quindi, mi stupisce che nessuno di Varano Melegari si sia mai fatto sentire. Tanto più che li avevo conosciuti quando ero stato invitato alla loro sede per effettuare un test al simulatore, proprio come era successo anche ad Andrea Bertolini e Jules Bianchi, gli altri collaudatori della Ferrari. Ma ora preferisco guardare avanti con fiducia”.

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