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Dal 2020 si potranno ottenere punti per la Superlicenza girando nella FP1

Le sessioni di prove libere di Formula 1 saranno utili ad ottenere punti per la Superlicenza a partire dal 2020 e anche la W Series è stata aggiunta formalmente all'elenco dei campionati che ne mettono in palio.

Nicholas Latifi, Williams FW42

Nicholas Latifi, Williams FW42

Zak Mauger / Motorsport Images

Per correre in Formula 1, un pilota deve guadagnare 40 punti nell'arco di tre stagioni per ottenere la Superlicenza.

L'elenco delle categorie che permettono di avere accesso a questi punti segue la tradizionale piramide delle serie di monoposto, passando dalla Formula 2 alla Formula 4, ma ci sono anche altri campionati importanti come la Indycar ed il FIA WEC.

A partire dal 2020, anche le sessioni di prove libere nei fine settimana di Gran Premio diventeranno utili ad accumulare punti.

I piloti che non hanno accumulato un totale di 40 punti possono infatti partecipare alle prove libere con una superlicenza "free practice only", che ne richiede solamente 25.

Un esempio di questo profilo di piloti è Nicholas Latifi, attuale leader della Formula 2 e riserva della Williams, che la scorsa settimana è sceso in pista nella FP1 del GP del Canada.

I piloti che riusciranno a completare almeno 100 km in una sessione di prove libere, riceveranno un punto per ogni weekend di gara, a condizione di non aver ottenuto nessun punto di penalità sulla licenza.

C'è tuttavia una limitazione, perché può essere raccolto un massimo di 10 punti nel lasso di tre stagioni.

Questa non è stata la sola novità, perché è stato annunciato anche l'ingresso della W Series all'interno dei campionati che offriranno punti per la Superlicenza. La FIA la riconoscerà come tale a partire dal 2020, accogliendo anche l'Euroformula Open, pur senza dichiarare ancora quanti saranno i punti ottenibili con questi due campionati e quanti piloti ne avranno diritto.

La FIA ha anche chiarito quali sono i criteri di ammissibilità che deve soddisfare un campionato, ovvero che deve disputarsi su almeno tre tracciati differenti, ma che per esempio valgono anche le diverse alternative dello stesso tracciato, a patto che siano ufficialmente riconosciute dalla Federazione Internazionale.

Inoltre è stato chiarito che devono trascorrere un minimo di 72 ore tra la fine di un evento e l'inizio di quello successivo.

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