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Crash di Alonso: sulla McLaren si era rotto il sedile

Fernando Alonso è praticamente uscito incolume dal terribile incidente di Melbourne con la McLaren MP4-31 anche se è emerso che in uno degli impatti si è incrinato il sedile all'altezza della spalla. E la FIA ha aperto un'inchiesta.

Fernando Alonso, McLaren MP4-31 in un enorme incidente

Sutton Motorsport Images

Il sedile rimovibile
Fernando Alonso, McLaren MP4-31 in un enorme incidente
Fernando Alonso, McLaren MP4-31 in un enorme incidente
Fernando Alonso, McLaren MP4-31 in un enorme incidente
Fernando Alonso, McLaren MP4-31 in un enorme incidente
Fernando Alonso, McLaren MP4-31 esce dalla sua auto dopo un enorme incidente
Fernando Alonso, McLaren MP4-31 esce dalla sua auto dopo un enorme incidente
Fernando Alonso, McLaren MP4-31 esce dalla sua auto dopo un enorme incidente
Esteban Gutierrez, Haas F1 Team and Fernando Alonso, McLaren
I dispositivi di sicurezza che hanno salvato la vita ad Alonso

Fernando Alonso se l’è cavata con una botta al ginocchio e un morso al labbro. Nulla di più. Il terribile crash che lo ha visto protagonista durante il Gp d’Australia, gara di apertura del mondiale 2016, è costato motore e cambio alla McLaren, mentre il telaio della MP4-31 sembra che sia riparabile nonostante i ripetuti capottamenti che hanno preceduto il crash finale contro le barriere in fondo alla via di fuga della Curva 3.

La scocca, ovviamente, verrà sostituita con una nuova, ma quella incidentata da Fernando diventerà comunque la seconda scorta della squadra di Woking. Segno che le monoposto di Formula 1 moderne hanno raggiunto una soglia di sicurezza molto elevata.

Sedile incrinato in prossimità della spalla

In realtà sulla MP4-31 qualcosa ha ceduto: si è incrinato il sedile in materiali compositi nella regione della spalla. La FIA per questo ha aperto un’indagine: i commissari tecnici della Federazione Internazionale disponendo di nuove tecnologie di indagine non vogliono lasciare nulla al caso, pur non essendo sembrati troppo preoccupati per l’accaduto che con quegli impatti ci può stare.

Ricordiamo che ogni squadra produce la propria cellula di sopravvivenza in carbonio secondo le specifiche della FIA: si tratta di una culla approvata nel 2000 con attacchi identici, che devono permettere l’imbragatura del pilota e la sua estrazione in caso di incidente grave. I tecnici Federali devono aver visto anomali spostamenti di Fernando nell’abitacolo durante la carambola. Come se ne sarebbero accorti?

Registrati 400 frame al secondo

La microcamera HSC (High Speed Camera) della Magneti Marelli montata per la prima volta su tutte le monoposto davanti all’abitacolo ha permesso di riprendere con immagini ad alta definizione e con 400 frame al secondo tutta la sequenza dell’incidente del pilota spagnolo.

Nell’impatto, infatti, l’impianto di acquisizione del video è rimasto integro, per cui i tecnici della FIA ora dispongono di un prezioso materiale di analisi: non è mai successo, infatti, che si avessero delle immagini nitide che hanno ripreso ogni movimento della testa del pilota durante tutta la carambola.

Sarà possibile misurare l’allungamento del collo di Fernando nei momenti di massima forza gravitazionale per capire a quali sollecitazioni è sottoposto un pilota durante un crash che è avvenuto ad alta velocità: il contatto dell’anteriore destra della McLaren con la posteriore sinistra della Haas di Esteban Gutierrez è avvenuto a 312 km/h.

I dati di telemetria associati alle immagini HD

Per la prima volta, infatti, non si analizzeranno solo dei numeri tratti dalla telemetria della monoposto, ma si potranno mettere in diretta correlazione con le riprese video avendo un campo visivo completo.

Altre High Speed Camera sulle F.1?

La FIA, in virtù di questi dati che sarebbero clamorosi, starebbe valutando l’idea di introdurre anche altre High Speed Camera sulle monoposto per capire meglio qual è il comportamento delle moderne Formula1: per esempio ora sarebbe facilissimo controllare la flessibilità reale delle ali che negli anni sono state oggetto di tante discussioni sterili perché i controlli vengono fatti in modo statico nei box. Con la nuova tecnologia, invece, certe furbate che si sono viste anche di recente non avrebbero ragione di esistere.

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