Coulthard: "La Williams non sente il dolore del fallimento che avremmo visto in passato"
Secondo l'ex pilota di Formula 1 David Coulthard la Williams non sente più l'odore del fallimento nonostante le difficoltà con cui ha dovuto fare i conti in questa stagione.
Foto di: Manuel Goria / Motorsport Images
La Williams sta affrontando una delle stagioni peggiori della sua storia e al momento occupa il decimo ed ultimo posto nella classifica costruttori, con appena quattro punti conquistati prima della pausa estiva.
L'ottavo posto di Lance Stroll a Baku è stata l'unica apparizione a punti del 2018, e il canadese ed il suo compagno di squadra Sergey Sirotkin sono stati eliminati entrambi in Q1 in sei delle dodici gare disputate.
Coulthard, che ha corso per la squadra di Grove nel biennio 1994-1995, ottenendo anche la sua prima vittoria in Formula 1 con il team, teme che ci possa essere una sorta di rassegnazione a dove lottare per le posizioni di rincalzo.
"Sono un po' preoccupato per la Williams" ha detto a Motorsport.com lo scozzeso, che ora è uno degli opinionisti di Channel 4. "Semplicemente non vedo il dolore per il fallimento che forse avremmo visto in passato".
"Puoi ingannare la gente su come ti senti, ma non puoi fingere passione. Mi piacerebbe vedere di nuovo quella passione alla Williams".
"Il paddock ha un grande affetto per la Williams e quello che ha costruito, ma naturalmente il mondo va avanti e questo diminuirà se la situazione non migliorerà. Spero che possano cambiarla".
La McLaren in confusione
Coulthard ha corso anche per la McLaren dal 1996 al 2004 e con la squadra di Woking ha ottenuto le sue restanti 12 vittorie in Formula 1. Quindi è dispiaciuto di vedere in difficoltà anche questo team.
Tutti si aspettavano un passo avanti dalla McLaren nella sua prima stagione con i motori Renault, ma non è stato così e quindi il mese scorso è saltata la testa di Eric Boullier, che ha ceduto il ruolo di racing director a Gil de Ferran.
Coulthard ha espresso comprensione per la situazione difficile che ha dovuto fronteggiare Boullier, ma ha detto che pensava che la squadra sarebbe stata capace di rimettersi in carreggiata a tempo debito.
"Stanno attraversando un momento così difficile e confuso, ma dipende sempre dalle persone: le persone che devono progettare e costruire la macchina, ma anche se hanno a disposizione le risorse per farlo o se sono loro che non riescono a sfruttarle.
"Ron Dennis mi ha sempre detto: 'Io non progetto la macchina, non la costruisco e non la guido, quindi tutti questi elementi non sono una mia responsabilità'. E questo era un commento corretto".
"La sua responsabilità era la visione dell'azienda, la ricarca degli sponsor ed il dare agli ingegneri le risorse per progettare una buona vettura".
"Penso che Zak e Gil, che conoscono molto bene il mondo delle corse, riusciranno a ribaltare la situazione, ma ci vorrà del tempo".
David Coulthard, McLaren
Photo by: LAT Images
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