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Con le "pistole meccatroniche" Paoli pit stop più veloci di altri due decimi nel 2019

L'azienda di Reggio Emilia, leader degli avvitatori, ha festeggiato i 50 anni la scorsa settimana in un galà a Ruote da Sogno: sta preparando soluzioni davvero incredibili non solo per la F1 ma anche per la NASCAR. Negli USA sta collaborando alla sicurezza con gli organizzatori

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, pit stop

Sebastian Vettel, Ferrari SF71H, pit stop

Mark Sutton / Motorsport Images

L’orgoglio è rappresentato dalla NASCAR, più ancora che dalla F1. La Paoli, azienda leader degli avvitatori per i pit stop, dall’inizio del 2018 si è assicurata l’appalto per fornire tutte le squadre della più seguita serie USA, subentrando a un’azienda americana grazie ad una tecnologia all’avanguardia.

La pista Paoli del Roush Fenway Racing in NASCAR

La pista Paoli del Roush Fenway Racing in NASCAR

Photo by: Rusty Jarrett / NKP / LAT Images

E, siccome l’appetito vien mangiando, il board della NASCAR ha chiesto a Francesca Paoli e Federico Galloni di contribuire alla sicurezza delle gare sui catini americani: siccome i team tendono a fare i “furbi” serrando solo due o tre dei cinque dadi di serraggio delle ruote per guadagnare tempo nei pit stop, gli organizzatori hanno chiesto di migliorare i controlli per evitare che, con cambi gomma sempre più veloci, si possa mettere a rischio la sicurezza dei piloti per i sempre più frequenti unsafe release.

Kyle Busch, Joe Gibbs Racing, Toyota Camry M&M's, Joey Logano, Team Penske, Ford Fusion Shell Pennzoil, e Denny Hamlin, Joe Gibbs Racing, Toyota Camry FedEx Express, pit stop

Kyle Busch, Joe Gibbs Racing, Toyota Camry M&M's, Joey Logano, Team Penske, Ford Fusion Shell Pennzoil, e Denny Hamlin, Joe Gibbs Racing, Toyota Camry FedEx Express, pit stop

Photo by: Barry Cantrell / NKP / LAT Images

Perché è bene saperlo: i meccanici americani sono arrivati a svitare i cinque bulloni di serraggio di una ruota in appena 0”88. Un tempo sorprendente che è possibile solo grazie all’uso di “pistole” Paoli.

Certo il pit stop totale è più lento di quello in F1, perché la Ferrari nel 2018 durante il GP del Brasile è arrivata a cambiare le quattro gomme sulla SF71H di Sebastian Vettel in 1”97, un tempo record che ha portato i ragazzi del Cavallino a primeggiare nel DHL Fastest Pit Stop Award, anche se la classifica generale, che teneva conto dei risultati sommati nei 21 GP, ha premiato la Red Bull Racing che ha preceduto proprio la Scuderia.

 

Nella NASCAR non hanno tre meccanici per ruota come nei GP, ma la tecnologia applicata a Charlotte è altrettanto evoluta e innovativa. L’idea, infatti, è quella di dotare le “pistole” di sensori che siano in grado di misurare in tempo reale il serraggio dei bulloni, segnalando alla direzione gara eventuali anomalie che porterebbero all’immediato blocco della vettura in pit lane. La sperimentazione delle nuove soluzioni è in corso, ma è probabile che l’applicazione possa decorrere dal campionato 2020.

Vi abbiamo anticipato un’idea innovativa che evidenzia quanto la Paoli sia proiettata nel futuro: la ricerca che dal mondo delle corse ha portato nell’automotive e più in generale nell’industria, fino ad arrivare alle centrali nucleari, la tecnologia più avanzata dei serraggi a chiusura rapida.

Pit stop con pistole Paoli sulla Ferrari 312T

Pit stop con pistole Paoli sulla Ferrari 312T

Photo by: Franco Nugnes

L’azienda reggiana ha segnato la storia dei pit stop in F1, allargando un po’ alla volta la sua influenza a tutte le categorie del mondo nelle quali è previsto un cambio gomme. La storia della Paoli affonda le radici a 50 anni fa, quando il fondatore Dino, insieme a due soci, aveva deciso di dare vita a un’azienda che ha capito in fretta che doveva guardare al motorsport se voleva affermarsi nel difficile campo dell’automotive e non solo con i suoi avvitatori.

Il taglio della torta per i 50 Anni di Paoli

Il taglio della torta per i 50 Anni di Paoli

Photo by: Franco Nugnes

 

Nel 1975 c’è stato il contatto con Enzo Ferrari attraverso la “complicità” di Gian Carlo Minardi: il manager faentino è stato l’ospite d’onore al galà per l’anniversario dei 50 Anni che si è celebrato a Reggio Emilia in una magnifica serata che si è svolta nella location di “Ruote da sogno”.

Festa dei 50 Anni Paoli a Ruote da Sogno di Reggio Emilia

Festa dei 50 Anni Paoli a Ruote da Sogno di Reggio Emilia

Photo by: Franco Nugnes

Chi ha avuto il privilegio di partecipare alla serata come Motorsport.com ha potuto scoprire come le corse siano state la spina dorsale di un’azienda che ha fatto dell’innovazione e della ricerca la sua eccellenza, trasformando una piccola realtà in un’azienda nella quale l’evoluzione è continua. Volete un altro esempio? Questa volta parliamo di F1.

Le “pistole” Paoli per il pit stop l’anno prossimo saranno meccatroniche: per passare dalla fase dello svitamento a quello dell’avvitamento il meccanico non dovrà più staccare la mano dall’impugnatura per spingere un bottone, ma si limiterà a schiacciare un pulsante che permetterà di velocizzare l’operazione di un paio di decimi di secondo.

Pistola Paoli del team Ferrari con i sensori di sicurezza aggiunti dal team del Cavallino

Pistola Paoli del team Ferrari con i sensori di sicurezza aggiunti dal team del Cavallino

Photo by: Giorgio Piola

Appare evidente che il limite non è tecnologico, perché si può ancora migliorare, ma umano: è pensabile che si possa sostituire in piena sicurezza un treno di pneumatici in 1”7? Lo scopriremo l’anno prossimo… 

 

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