Caso olio: la furbata Mercedes resta valida, non per i team clienti
La FIA fa valere da Monza la direttiva tecnica che riduce il consumo di olio a 0,9 litri per 100 km per i nuovi motori, mentre quelli vecchi continueranno a pompare 1,2 litri per 100 km. Mercedes ha omologato il motore 4 a Spa per aggirare il vincolo.
Mercedes AMG F1, il motore
Giorgio Piola
La Mercedes, dunque, la furbata l’ha fatta eccome. Al di là del tergiversare della FIA nel prendere una decisione, il giallo dell’olio è arrivato alla sua conclusione. Il motore 4 che è montato sulle W08 di Lewis Hamilton e Valtteri Bottas da Spa povrà consumare meno di 1,2 litri di olio per 100 km, mentre le unità nuove che saranno omologate a partire dal GP d’Italia dovranno sottostare alla normativa che riduce l’olio bruciabile a 0,9 kg per 100 km.
Toto Wolff ha giocato il suo asso e prende tutto perché Lewis Hamilton potrà concludere la stagione senza dover ridurre il consumo di olio a meno che non debba ricorrere ad una quinta unità (pagando la penalizzazione sulla griglia), mentre Sebastian Vettel che farà ricorso al quarto 062 proprio a Monza sarà vincolato.
Due pesi e due misure? Così sembra, anche se al tavolo quando sono decise le nuove norme c'erano tutti: l'ultima runione dei motoristi si è svolta in Ungheria la domenica mattina prima del GP.
e? evidente che non sarà facile capire quale sarà lo stato dell’arte nella parte finale del Campionato, dal momento che le squadre saranno libere di utilizzare anche i motori omologati precedenti (a Singapore nessuno userà l’unità 4 e quelli che monteranno motori vecchi potranno pompare 1,2 litri di olio anziché 0,9).
Un fatto è certo: la direttiva tecnica è giusta, giustissima perché ora abbiamo power unit che non sono affatto ecologiche visto che funzionano con una miscela al 2%, ma l’applicazione del provvedimento sta scatenando inevitabili polemiche.
L’altro fatto certo è che chi comanda fra i tecnici della FIA è Marcin Budkowski, responsabile tecnico della Federazione Internazionale, e non più Charlie Whiting, direttore di prova dei GP.
L’inglese ad alcuni media tedeschi aveva assicurato che a Monza tutti i motori sarebbero stati sotto lo stesso regime di consumo dell’olio. Era una sua interpretazione personale, ma alla fine non era vero niente.
La posizione ufficiale, quindi, resta legata a quanto definito da Budkowski ed è chiaro che certi colpi di coda servono a destabilizzare un sistema che (faticosamente) sta cercando di fare un po’ di chiarezza sulle norme.
È altrettanto chiaro che i motori clienti di Mercedes (le forniture per Williams e Force India) dovranno sottostare al limite di 0,9 litri per 100 km, dal momento che il motore 4 sarà omologato a Monza e la FIA considera un nuovo propulsore non appena è entra in funzione il transponder di cronometraggio di una macchina lasciando la pit lane.
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