Caso Gasly: la Honda non lo libera, Toro Rosso con Newgarden a Austin?

Ci sono stati anni in cui la Red Bull aveva sotto contratto più piloti che… meccanici. Il programma junior di Helmut Marko è arrivato ad arruolare quasi venti piloti, oltre ovviamente ai quattro titolari presenti in Formula 1 tra Red Bull e Toro Rosso.

Tempi (e budget) passati, visto che progressivamente la rosa è stata decisamente sfoltita. Ma è comunque curiosa la situazione in cui si trova oggi la Toro Rosso, che dovrà trovare in fretta un pilota da portare in pista nel GP degli Stati Uniti.

Dopo l’annuncio della partenza anticipata di Carlos Sainz in direzione Renault, ufficializzata sabato sera dopo le qualifiche di Suzuka, la Toro Rosso ha confermato il ritorno in pista di Daniil Kvyat, messo in panchina alla vigilia di Sepang

Al fianco del russo è data per scontata ad Austin la presenza di Pierre Gasly, ma la realtà è differente. Il francese ha un contratto con il team Mugen (squadra ufficiale Honda) per disputare la serie Super Formula giapponese, ed è in corsa per il titolo alla vigilia dell’ultima gara, in programma sempre a Suzuka nel weekend del Gran Premio degli Stati Uniti.

La Honda si è risentita parecchio per aver appreso dai media la decisione da parte della Red Bull (che gestisce ovviamente i piloti Toro Rosso) di confermare Gasly ad Austin. Da qui è arrivata la presa di posizione molto ferma della Casa giapponese, che sembra avere (un po’ a sorpresa) un contratto prioritario nei confronti di Gasly.

Se il francese dovrà disertare la gara negli USA, la Toro Rosso dovrà cercare in fretta un sostituto. Il vivaio Red Bull non ha giovani con il profilo pronto per la Formula 1, e sembra probabile che Marko debba guardare fuori dai propri confini.

Il primo nome nella lista del manager austriaco è Josef Newgarden, un nome a cui la Toro Rosso è interessata anche in chiave 2018, anche se al momento il neo-campione Indycar è vincolato da un contratto con il team Penske.

Per Austin sarebbe un candidato interessante, essendo statunitense, ma le trattative non sono così semplici, e probabilmente la Red Bull spingerà per avere chance in vista della prossima stagione.

La notizia di un possibile volante libero ha scatenato le candidature di molti piloti, tra cui Jolyon Palmer, che da stasera è di fatto disoccupato, Pascal Wehrlein, Sergey Sirotkin ed Alexander Rossi.

In Toro Rosso si è parlato però anche di un ex, ovvero Sebastien Buemi, che ha lasciato il team al termine della stagione 2011, rimanendo a disposizione come tester della Red Bull fino al 2014.

Il ventinovenne svizzero ha ancora la superlicenza, garantita dalla vittoria del titolo in Formula E lo scorso anno, quindi non ci sarebbero problemi burocratici da affrontare.