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Calendario 2019: niente tris di Gran Premi perché si torna solo a 20 gare

La triplice di Francia, Austria e Gran Bretagna a una settimana una dall'altra è costata molto in termini di fatica per il personale e per gli spostamenti logistici. L'anno prossimo si anticipa il via in Australia per non avere 5 GP in 6 settimane.

Paddock

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Camion Williams
Dettaglio della pista
Creazione delle scritte e dei loghi in pit lane
Ala e bandiere
Bandiere del Regno Unito
Silverstone Village, monumento ai caduti
Silverstone Village, cartello stradale

Il tris di gare imposto dal calendario 2018 non è stato particolarmente apprezzato dalle squadre di Formula 1. Gli addetti alla logistica hanno dovuto affrontare dei veri e propri tour de force che hanno costretto il personale a lunghe notti di lavoro e trasferimenti.

La sequenza Francia-Austria-Gran Bretagna (la prima nella storia della Formula 1, che non aveva mai visto tre Gran Premi in altrettante settimane) sembra però destinata a rimanere un episodio isolato, come confermano le prime indiscrezioni sul calendario 2019.

Gli organizzatori del Gran Premio d'Australia hanno annunciato l’apertura del Mondiale il prossimo 17 marzo, ovvero due settimane in anticipo rispetto al calendario 2018. Ma contrariamente alle motivazioni iniziali (le indiscrezioni avevano motivato l’anticipo di Melbourne con l’incremento del numero di Gran Premi), il cambiamento servirà a non congestionare gli eventi estivi, evitando sequenze come quella di cinque gare in sei settimane che si chiuderà a fine luglio a Budapest.

Il numero complessivo di Gran Premi non aumenterà, e se non arriverà la conferma di Miami (che sulla carta dovrebbe sostituire la gara in Germania) le tappe del prossimo calendario saranno venti, una in meno del Mondiale in corso.

I circuiti con contratti in scadenza sono Hockenheim, con scarse possibilità di rinnovo, e Suzuka, ma in quest’ultimo caso la firma sembra essere una formalità, visto che la pista è di proprietà della Honda e la stessa Casa giapponese è impegnata con grandi investimenti in Formula 1 che vedranno nel 2019 l’inizio della collaborazione con la Red Bull.

Tirano così un sospiro di sollievo le squadre ma anche gli stessi piloti, anch'essi impegnati a tempo pieno ormai da oltre venti giorni.
“Sarei felice di correre un numero di Gran Premi anche maggiore – ha confermato Ricciardo – ma se i weekend fossero più brevi. Ad esempio, questa settimana gli eventi promozionali sono iniziati martedì, e con questo volume di impegni diventa difficile pensare ad un incremento ulteriore di impegni. Ma se un weekend fosse realmente di tre giorni, da parte mia non ci sarebbe alcun problema. Quando si tratta di correre di più… e parlare di meno, io ci sto!”.

Ecco i GP confermati

Australia, Melbourne
Bahrain, Sakhir
Cina, Shanghai
Azerbaijan, Baku
Spagna, Barcellona
Monaco, Monte Carlo
Canada, Montreal
Francia, Le Castellet
Austria, Spielberg
Gran Bretagna, Silverstone
Ungheria, Budapest
Belgio, Spa-Francorchamps
Italia, Monza
Singapore, Marina Bay
Russia, Sochi
Giappone, Suzuka
Stati Uniti, Austin
Messico, Città del Messico
Brasile, San Paolo
Abu Dhabi, Yas Marina

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