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Intervista

Button: "Peccato che McLaren non abbia proseguito con Honda"

Il campione del mondo ha espresso il proprio rammarico sia per la mancata prosecuzione del rapporto tra Honda e la McLaren, sia per l'addio del costruttore giapponese alla Formula 1.

Jenson Button, McLaren

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Il 2021 ha visto la Honda trionfare nel campionato piloti grazie al successo ottenuto da Max Verstappen in occasione dell’ultimo, controverso, appuntamento conclusivo della stagione andato in scena ad Abu Dhabi.

Per il costruttore giapponese la vittoria ha rappresentato una grande soddisfazione dopo anni passati ad arrancare quando forniva le proprie power unit alla McLaren.

La Honda è rientrata in Formula 1 nel 2015 motorizzando le monoposto di Woking, ma il rapporto con la scuderia inglese è stato tutt’altro che idilliaco e dopo tre anni le parti hanno deciso di separarsi. La McLaren ha dapprima scelto di passare alle power unit Renault per poi montare i motori Mercedes da questa stagione, mentre la Honda, dopo un 2018 trascorso come fornitore della Toro Rosso, dall’anno successivo ha esteso le sue motorizzazioni anche alla Red Bull.

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Chi ha dato un parere sul percorso compiuto dalla Honda in questi 6 anni è stato un pilota che ha lavorato a stretto contatto col costruttore nipponico: Jenson Button.

Il campione del mondo 2009, vincitore nel 2006 del GP di Ungheria al volante di una monoposto interamente realizzata dalla Honda, ha parlato del difficile rapporto tra i giapponesi e la McLaren quando la Casa nipponica ha deciso di tornare in F1 come fornitore di power unit.

“Ero con Honda quando sono entrati in Formula 1 con il progetto V6 ibrido e non è stato facile per loro. Nell’era ibrida hanno sofferto all’inizio ed erano in ritardo di un paio d’anni rispetto agli altri ed hanno pagato di molti problemi di affidabilità”.

Max Verstappen, Red Bull Racing, 1a posizione, Masashi Yamamoto, direttore generale, Honda Motorsport, con un trofeo

Max Verstappen, Red Bull Racing, 1a posizione, Masashi Yamamoto, direttore generale, Honda Motorsport, con un trofeo

Photo by: Andy Hone / Motorsport Images

“Credo sia un peccato che McLaren non abbia proseguito il rapporto con Honda. Era facile per loro puntare il dito contro la componente meno affidabile quando non erano competitivi”.

“Adesso, grazie anche all’esperienza acquisita e lavorando con un team come la Red Bull sembra che abbiano trovato una partnership solida”.

Button ha poi espresso grande ammirazione per il successo conquistato quest’anno da Max Verstappen, ma ha anche sottolineato quando sia deludente vedere il costruttore giapponese abbandonare nuovamente il palcoscenico della F1 dopo tutti gli sforzi compiuti.

“È bello vedere la Honda tornare a vincere. La loro ultima vittoria prima dell’era Red Bull è stata quella che ho conquistato io nel 2006, molto tempo fa. Sono davvero appassionati di corse ed è un peccato vederli andare via daccapo, ma credo di avere un’idea di quanto abbiano speso. Parliamo di un sacco di soldi, quindi capisco le loro ragioni”.

“Tuttavia hanno avuto un anno fantastico in Formula 1 e sono davvero felice per loro perché non è stato un percorso semplice quello che hanno dovuto affrontare”.

 

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