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Brown: "Vorrei una Formula 1 competitiva come la IndyCar"

Zak Brown ha detto che la Formula 1 dovrebbe divenire competitiva come la IndyCar in futuro, con molti più risultati a sorpresa e vincitori inaspettati.

Takuma Sato, Rahal Letterman Lanigan Racing Honda, Marcus Ericsson, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda, James Hinchcliffe, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda, alla partenza

Takuma Sato, Rahal Letterman Lanigan Racing Honda, Marcus Ericsson, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda, James Hinchcliffe, Arrow Schmidt Peterson Motorsports Honda, alla partenza

Michael L. Levitt LAT Photo USA

Il circus si augura di ridurre i distacchi in termini di prestazioni sfruttando il nuovo regolamento tecnico che verrà introdotto nel 2022, assieme all'aiuto sulla riduzione del budget cap per il prossimo anno.

Negli ultimi sei campionati, solo Mercedes, Ferrari e Red Bull si sono aggiudicati almeno un Gran Premio e l'ultimo a riuscirci "degli altri" fu la Lotus nel 2013 in Australia. Che confrontato con gli 11 team vittoriosi in IndyCar nello stesso periodo è chiaramente tutt'altra cosa.

Parlando in esclusiva con Motorsport.com per il ciclo di interviste #thinkingforward, Brown ha quindi affermato di diventare come la serie statunitense.

"Penso che il prodotto IndyCar in pista sia quello che vogliamo vedere in Formula 1 - ha dichiarato l'AD di McLaren, che con l'azienda segue anche la Schmidt Peterson come McLaren Arrow SP negli Stati Uniti - Non parlo di specifiche tecniche, la Formula 1 è la Formula 1, la IndyCar resta la IndyCar. Quello che voglio dire è che su 17 gare i più grandi vincono i titoli, ma nell'arco dell'anno tre o quattro sorprese ci sono".

"Quando vai al Detroit Grand Prix, ti puoi fare un'idea di chi vincerà, ma almeno in 10 ne hanno possibilità, non solo 4-5. Questa cosa non succede mai in F1, sinceramente non ricordo quando uno è arrivato primo a sorpresa. I più grandi continueranno a vincere, ma vorrei che ci fosse più competizione serrata. Non voglio che si crei del caos, possono verificarsi pit-stop sbagliati, problemi o incidenti, ma non desidero che siano questi a darci sorprese".

La pandemia di Coronavirus ha fatto slittare l'introduzione del nuovo regolamento di F1 dal 2021 al 2022, con Ross Brawn che ha confermato non ci saranno ulteriori rinvii in merito, con l'intenzione comunque di arrivare ad una maggiore sostenibilità.

"Un buon team di centro gruppo potrebbe andare sul podio o vincere e guadagnare qualcosa, cosa che se accadesse ci darebbe più sostenibilità per il futuro - ha affermato Brawn a Sky Sports F1 - Con le vetture che abbiamo oggi è molto complicato, più si spende e più vai forte, quindi dobbiamo livellare il tutto".

"Bisogna mantenere l'integrità della F1, è uno sport e i migliori vincono, chiaramente. Ma penso che con i nuovi regolamenti, in futuro le gare saranno più equilibrate. Abbiamo rimandato di un anno, ma nel 2022 partiremo sicuramente".

 

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