Bridgestone con gomme soft e dure

In occasione del Gp di Gran Bretagna, decimo appuntamento del Campionato del Mondo di Formula 1 in programma domenica 11 luglio sul rinnovato tracciato di Silverstone, Bridgestone ha selezionato la tipologia di pneumatici con mescola dura e soft. Il circuito, considerato uno dei più veloci del calendario, misura ora 5.901 metri e rappresenta il terzo tracciato più lungo della stagione. Le velocità sostenute con cui si affrontano i diversi settori e l’elevata forza laterale, in aggiunta alla superficie del tracciato particolarmente abrasiva, comportano notevole sollecitazione per i pneumatici portati dalla Casa giapponese. Hiroshi Yasukawa – Responsabile Bridgestone Motorsport: “Il Gp di Gran Bretagna è uno dei più famosi tra quelli inseriti nel calendario della Formula Uno e siamo contenti di essere ancora una volta presenti a Silverstone. Per Bridgestone Motorsport questo Gp rappresenta la gara di casa, considerando la vicinanza di Silverstone a Langley, sede inglese della Casa giapponese in prossimità dell’aeroporto di Heathrow”.<(i> Hirohide Hamashima – Responsabile Sviluppo Bridgestone Motorsport: “Conosciamo Silverstone molto bene per le numerose gare disputate su questo tracciato in passato ma ora la nuova configurazione della pista rappresenterà una nuova sfida per tutti. In precedenza il tracciato era uno dei più impegnativi dal punto di vista dei pneumatici. La nuova configurazione lo rende ancor più severo e certamente troppo impegnativo per portare la nostra tipologia di pneumatici con mescola super soft. Il rettilineo aggiuntivo comporta una velocità media più elevata rispetto a prima. L’entrata del nuovo settore, nel tratto della curva a destra Abbey, comporta elevata forza laterale. Nel ruolo di fornitori unici di pneumatici per la Formula Uno e per la MotoGP abbiamo a disposizione numerosi dati sul nuovo tracciato, quindi siamo fiduciosi per questa gara. Speriamo di assistere ad un bello spettacolo con le mescole di pneumatici soft e dura che abbiamo a disposizione e certamente impareremo molto dalla nuova configurazione del tracciato.”