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Briatore: "Alonso è pronto per tornare in F1"

L'ex team principal Renault ha spiegato alla Gazzetta dello Sport che un anno di stop dalla F1 ha fatto bene a Fernando che ora tratta il rientro nel team di Enstone per la seconda volta a patto che ci siano buone condizioni tecniche.

Fernando Alonso, McLaren, con Flavio Briatore, in griglia di partenza

Foto di: Steven Tee / Motorsport Images

Flavio Briatore ha lanciato un segnale positivo sulla possibilità di rivedere Fernando Alonso in Formula 1 nel 2021.

In un’intervista rilasciata alla Gazzetta dello Sport, il manager dello spagnolo approva senza esitazioni un eventuale “Alonso-tris”, visto che si tratterebbe del secondo ritorno nella squadra di Fernando dopo il primo ciclo 2003-2006 ed il rientro in squadra dopo una stagione in McLaren a fine 2007.

“Fernando è motivato – ha spiegato Briatore - un anno fuori dalla Formula 1 gli ha fatto bene, si è disintossicato, lo vedo più sereno ed è pronto a tornare”.

Una conferma della trattativa in corso da settimane, ma non del suo esito positivo. Alonso chiede ovviamente garanzie tecniche, ma non è azzardato pensare che servano anche rassicurazioni sui piani futuri della Renault.

Già a fine inverno si erano diffuse voci poco rassicuranti sull’intenzione della casa francese di proseguire la sua avventura in Formula 1, e l’effetto Covid non è certo stato d’aiuto per tranquillizzare il contesto.

Ogni decisione sembra comunque essere destinata ad essere presa in coincidenza con la ripresa delle attività in pista, che avverrà in concomitanza con l’arrivo al timone dell’azienda francese di Luca De Meo, nuovo amministratore delegato.

Giusto puntare su Leclerc

Briatore ha commentato anche il fresco arrivo in Ferrari di Carlos Sainz in sostituzione di Sebastian Vettel:
“È un buon pilota, reduce da un bel campionato nel 2019 se consideriamo la macchina che aveva a disposizione. La situazione mi sembra chiara: la Ferrari punta tutto su Leclerc e fa bene perché come ho avuto modo di dire l’anno scorso è un predestinato. Analogie con Alonso e Schumacher? I piloti buoni li vedi subito".

"Ricordo bene i numeri che faceva Michael, seppure fosse ancora molto giovane, con la Benetton. E le telefonate di Giancarlo Minardi per raccontarmi del giovane Alonso. Capisci subito se uno è speciale e Charles lo è”.

L’ex team principal della Renault ha anche condiviso la scelta di scendere in pista con un pilota di punta:
“In F.1 è stata sempre la ricetta vincente. Devi avere un pilota che punta al Mondiale e l’altro che raccoglie punti pesanti, strappandoli ai rivali. Vettel ha pagato il fatto che gli è arrivato in squadra un ragazzo velocissimo. Ha sorpreso lui e il team come accadde alla McLaren con Hamilton. E due piloti dello stesso livello in squadra alla fine rischiano di portarsi via punti uno con l’altro”.

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