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Bottas: "Voglio la coppa originale di Sochi, farò di tutto per tenerla"

Il pilota della Mercedes non ne vuole sapere di cedere il trofeo originale della sua prima vittoria alla squadra e non si accontenta di una copia. La W08 ha molti aggiornamenti, ma a Barcellona si aspetta ancora un duello con la Ferrari.

Il vincitore della gara Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1

Foto di: LAT Images

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, la nuova pinna e le pance della monoposto
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 in the Press Conference
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 celebrates on the podium, Eddie Jordan
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, Kimi Raikkonen, Ferrari SF70H
Race winner Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 and Sebastian Vettel, Ferrari
Race winner Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, race winner Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Race winner Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08

La coda della vittoria di Sochi è stata una conferenza stampa molto affollata, che ha riempito l’hospitality del team Mercedes. A parlare Valtteri Bottas, entrato da poco nell’ambitissimo club dei vincitori di Gran Premi. Lui, il finlandese che la Finlandia ha scoperto da poco, è sempre lo stesso. Non sarà una vittoria a cambiarlo, e probabilmente non ci riuscirebbe neanche una raffica di titoli Mondiali. Per alcuni può essere un limite, ma in realtà è la sua forza, quella che gli ha permesso di accettare la sfida con Lewis Hamilton senza alterare di un solo battito cardiaco lo stresso che viveva lo scorso anno in Williams al fianco di Felipe Massa.

Come hai festeggiato la tua prima vittoria a Gran Premio a Sochi?
“Sarebbe stato imperdonabile non festeggiare la prima vittoria in Formula Uno! Ci siamo divertiti, non andrò molto nei dettagli, ma abbiamo trascorso una bella serata. Finita la gara sono andato a Budapest perché il giorno dopo avevo un impegno promozionale, e ci siamo divertiti li”.

Quando sei arrivato in Formula Uno nel 2012 eri pieno di entusiasmo. Hai ritrovato quell’esaltazione dopo la vittoria di Sochi?
“Si, certo. Come ho detto subito dopo aver superato la linea del traguardo, ho impiegato 81 gare per ottenere la mia prima vittoria, era passato molto tempo dall’ultima volta che ero salito sul gradino più alto del podio. E’ sempre stato un sogno quello di riuscire a vincere in Formula Uno, e aver concretizzato questo desiderio ti fa sentire molto bene. Mi sono tornati in mente tanti momenti, molti ricordi legati a ciò che ho dovuto fare per arrivare ad ottenere questo risultato. Ora che è arrivata la ricompensa a questo sforzo la sensazione è difficile da descrivere, ma di sicuro è molto speciale”.

Alcuni vincitori di Gran Premi hanno raccontato che dopo aver ottenuto la prima vittoria si sono svegliati nel bel mezzo della notte chiedendosi se era davvero accaduto. E’ successo anche a te?
“Non proprio, diciamo non una sensazione così forte. Ma c’è voluto un po’ di tempo per realizzare che avevo vinto. Dopo pochi giorni mi son detto: 'Ehi, ho davvero vinto la gara!', È bello, ma poi è arrivato il momento di concentrarmi e prepararmi per la prossima corsa”.

Hai ricevuto dei complimenti inaspettati?
“Sicuramente quelli dei familiari sono stati i più graditi, ma ce ne sono stati anche di tanti simpatici. Tra i tantissimi messaggi ne ho ricevuto uno da Chase Carey, non sapevo nemmeno che avesse il mio numero! Poi dal dottor Zetsche, da Daimler, e molte persone importanti”.

Terrai tu la coppa di Sochi o chiederai al team di farti una copia del trofeo?
“No, voglio l’originale. Non ne abbiamo ancora parlato, ma farò di tutto per tenerlo”.

Hai sentito da Mika Hakkinen dopo la vittoria?
“Sì, e sembrava molto felice. Mi ha fatto le congratulazioni, ma poi abbiamo parlato d’altro”.

Torniamo al weekend di Barcellona, cosa ti aspetti?
“La battaglia con la Ferrari è talmente ravvicinata da far diventare cruciale qualsiasi dettaglio. Ogni singolo pezzo è importante, stiamo cercando di sviluppare la macchina il più rapidamente possibile, e sappiamo che al momento non siamo ancora in grado di lavorare nella giusta finestra di funzionamento con ogni mescola di pneumatici. Su questo fronte la Ferrari in questa prima parte di stagione ha lavorato meglio, soprattutto in gara. Ovviamente stiamo lavorando per recuperare terreno, e sono convinto che abbiamo una monoposto con un sacco di potenziale ancora inespresso e molti margini di miglioramenti in tutte le aree”.

A Sochi hai fatto bottino pieno, ma abbiamo visto ancora una Mercedes tra alti e bassi a seconda della mescola di gomme...
“Qui a Barcellona la qualifica sarà molto importante, ma non possiamo contare solo su quella. E’ una gara lunga e se manca il passo allora la Ferrari può avere l’opportunità di passarci con la strategia. Quindi ci stiamo concentrando molto su come rendere la vettura più adatta a tutte le mescole, perché riteniamo che sia una grande area in cui possiamo migliorare”.

Oggi si sono già visti molti aggiornamenti tecnici sulla vostra monoposto….
“Ci aspettiamo ovviamente un miglioramento della performance dagli aggiornamenti, ma al momento è difficile quantificare quanto sarà il passo avanti. Avremo alcuni aggiornamenti aero, avremo un motore fresco, ma non siamo sicuramente l'unica squadra che avrà degli aggiornamenti, penso che la maggior parte delle squadre farà dei passi avanti questo weekend, quindi diventa difficile fare delle previsioni. Non dobbiamo sottovalutare Red Bull, ma nel breve periodo penso che nelle prossime gara sarà ancora uno scontro tra noi e Ferrari”.

Avete lavorato anche sul peso?
“Stiamo migliorando in tutte le aree della monoposto, meccanicamente, aerodinamicamente, ed anche sul fronte del peso. Ovviamente c’è sempre da fare in queste aree, compreso quella relativa al peso”.

Nelle consuete analisi post-gara hai capito perché sei stato molto più veloce di Lewis a Sochi?
“Non credo che ci sia stata una sola ragione. In Formula Uno se sei veloce o se hai problemi a volte lo devi a dei dettagli. Ho sempre avuto un buon feeling con la pista Sochi, ma non è solo questo che può fare la differenza. Sento che sto migliorando gara dopo gara, e quello russo è stato il mio fine settimana migliore da quando sono in Mercedes. Ho cercato di concentrarmi molto nell’ultimo settore, nella gestione delle gomme, ed in generale è stato un buon weekend. Ora devo cercare di mantenere questo slancio, perché la stagione è molto molto lunga”.

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