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Bottas paga le carenze Mercedes: termocoperte e pistole in crisi!

Il terzo posto dopo essere partito dalla pole è certamente una sconfitta per Valtteri Bottas, ma il finlandese che ha dovuto subire anche l'ordine di far passare Hamilton, ha patito l'incredibile disorganizzazione della Mercedes.

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, in the pits, with team mate Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W0

Foto di: LAT Images

Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Valtteri Bottas, Mercedes AMG
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, leads Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, and Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, at the start of the race
Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1 W08, battles with Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08
Podium: winner Sebastian Vettel, Ferrari, second place Lewis Hamilton, Mercedes AMG F1, third place Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1, Matteo Togninalli, Chief Race Engineer, Ferrari
Valtteri Bottas, Mercedes AMG F1 W08, locks up as he leads Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Valtteri Bottas, Mercedes AMG
Polesitter: Valtteri Bottas, Mercedes AMG, second place Lewis Hamilton, Mercedes AMG
Valtteri Bottas, Mercedes AMG

Vatteri Bottas in Bahrain ha ritrovato il podio, ma vi è salito con un’espressione tutt’altro che soddisfatta. Ed i motivi ci sono tutti, visto che un terzo posto, quando si è partiti dalla pole position, sa di sconfitta.

La buona notizia è che quello del Bahrain è stato il weekend più incisivo di Bottas in versione “grigia”, ma il bottino è stato poca cosa, con grande responsabilità del team. Il primo problema che ha condizionato la gara di Valtteri lo ha spiegato dopo la corsa Toto Wolff:
“Un guasto al generatore delle termocoperte ha alzato troppo le pressioni delle sue gomme prima del via, ed ha creato non pochi problemi nel primo stint”.

Valtteri ha confermato che già dal secondo giro di gara ha faticato molto con il retrotreno, dovendo gestire una monoposto che sembrava essere sempre sulla parte sporca della pista.

Bottas ha comunque tenuto... botta, venendo scavalcato da Vettel grazie a un undercut perfetto della Ferrari abbinato ad un problema al pit-stop costato al finlandese cinque cruciali secondi.
“Siamo stati fortunati con la safety-car che ci ha dato l'opportunità di recuperare tempo su Vettel – ha spiegato Wolff - ma un problema alle pistole dei pit-stop ci ha fatto perdere tempo prezioso con entrambe le monoposto. Abbiamo così differenziato le mescole sulle due vetture (supersoft per Valtteri, soft per Lewis)”.

Anche qui a Bottas è andata male, perché a funzionare meglio è stata la strategia di Hamilton, il che ha comportato l’ordine di squadra di dar strada al compagno.
“Abbiamo dovuto effettuare la chiamata - ha confermato Wolff – una cosa sempre impopolare e dura da fare. Non ci ha fatto certo piacere, ma quando arriva il momento in cui la vittoria è in pericolo, si cerca di fare il massimo per ottenerla”.

“Quando ho sentito l’ordine del team – ha spiegato Bottas – ho capito che dal punto di vista della squadra aveva senso. Lewis aveva un passo migliore, mentre io stavo perdendo terreno dalla Ferrari. Non mi ha fatto piacere ricevere un ordine, intendo personalmente, come pilota è una cosa difficile da accettare e da fare. Ma ho completamente capito i motivi, e poi ho avuto una chiacchierata con il team in cui mi sono state confermate le ragioni che hanno motivato questa scelta. Ragioni che alla fine purtroppo non hanno funzionato, visto che i punti guadagnati come squadra sono stati gli stessi, ma avrebbe potuto essere un’occasione per Lewis”.

Bottas di fatto è stretto in una morsa. Da una parte c’è una performance che migliora sessione dopo sessione, dall’altra le necessità di una squadra da non contrariare in vista dell’agognato rinnovo contrattuale.

Ma il weekend, sotto molti aspetti, ha proposto un Valtteri come pilota meritevole di guidare una Mercedes.

“Si, questo fine settimana è stato bello – ha confermato - ho potuto essere più concreto in qualifica rispetto ad Australia e Cina, riuscendo a sfruttare meglio la macchina. Ciò che rimane un punto interrogativo è il passo gara, ma ci sono ancora 17 Gran Premi da disputare, quindi abbiamo tempo per metterci a posto”.

La prossima tappa sarà a Sochi, uno dei tracciati favoriti di Bottas, un terreno ideale per prendersi una pronta rivincita.

 

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