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Intervista

Binotto rivela: "I primi meeting con i piloti sono stati imbarazzanti"

Il team principal della Ferrari, in occasione della cena di fine anno, ha rivelato il proprio imbarazzo nel dover imporre ordini ai due piloti ad inizio stagione.

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 e  Charles Leclerc, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90 e Charles Leclerc, Ferrari SF90

Glenn Dunbar / Motorsport Images

All'inizio del 2019 Binotto ha nominato il quattro volte campione del mondo, Sebastian Vettel, come prima guida all’interno del team data la sua maggiore esperienza rispetto ad un Charles Leclerc alla sua seconda stagione di F1.

Questo ha comportato per il tedesco un trattamento di priorità dato che la Ferrari avrebbe utilizzato gli ordini di scuderia in caso di necessità.

“Credetemi, quel tipo di meeting all’inizio della stagione erano molto imbarazzanti e difficili da gestire, ma adesso ci siamo abituati” ha dichiarato Binotto alla cena con la stampa dove era anche presente Motorsport.com.

“Alla fine della stagione è diventato sempre più semplice, il che significa che ci stiamo abituando come squadra. In gara possiamo ancora commettere errori alla fine, ma sono abbastanza sicuro che gli errori fanno parte di questo processo”.

Binotto è stato interrogato numerose volte nel corso della stagione sulla sua attitudine nel gestire i piloti. Il primo esempio che viene in mente è quello avvenuto ad inizio stagione quando a Leclerc è stato chiesto di restare dietro a Vettel sia in Australia che in Bahrain, oppure quando si è atteso a lungo prima di imporre il cambio di posizioni come in Cina e Spagna.

Altri inconvenienti si sono verificati a Singapore, dove Vettel ha potuto vincere dopo aver passato Leclerc grazie alla strategia, ed in Russia dove Leclerc ha fornito a Vettel la scia in partenza per aiutarlo a passare Lewis Hamilton e poi il tedesco si è rifiutato di restituire la posizione al monegasco.

“Certamente non è stato un compito facile e tutti possono fare meglio”, ha detto Binotto. “Ma penso che il tentativo di gestirli fin dalla prima volta in Australia sia qualcosa di diverso”.

“Spesso ci è stato detto che avremmo dovuto lasciarli liberi di correre sin dalla prima gara. Siamo ancora convinti, invece, che cercare di gestirli sia il modo migliore per ottenere il maggior numero di punti quando si arriva alla fine della stagione”.

“Crediamo che se riesci ad ottimizzare i punti riesci anche ad ottimizzare il risultato dei piloti. Per questa ragione abbiamo cercato di gestirli sin dalla prima gara”.

Vettel e Leclerc si sono poi scontrati nei giri conclusivi del Gran Premio del Brasile quando la Ferrari li ha lasciati liberi di lottare dato che il risultato nella classifica costruttori era già stato deciso. Il contatto tra i due piloti ha impedito a Charles Leclerc di lottare per il terzo posto nella classifica riservata ai piloti.

In Ferrari si sono detti convinti che quell’incidente abbia aiutato il team per stabilire le regole per il 2020, e Binotto si è detto certo che il team sia maggiormente preparato dopo gli errori commessi nel corso di quest’anno.

“Credo che potremo essere più forti la prossima stagione. Adesso abbiamo meeting con i piloti prima della gara per discutere dei vari scenari, capire cosa può accadere e come può variare la strategia del team”.

“Il motivo per cui è necessario gestirli è dato dal fatto che entrambi sono degli ottimi piloti e devono essere rispettati come individui perché entrambi, ad inizio gara, hanno un solo obiettivo che non è quello di battere il proprio compagno di squadra ma di arrivare per primi al traguardo”.

Il vincitore della gara Charles Leclerc, Ferrari, festeggia sul podio al GP d'Italia del 2019

Il vincitore della gara Charles Leclerc, Ferrari, festeggia sul podio al GP d'Italia del 2019

Foto di: Simon Galloway / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90, al GP di Abu Dhabi del 2019

Charles Leclerc, Ferrari SF90, al GP di Abu Dhabi del 2019

Foto di: Sam Bloxham / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Joe Portlock / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari

Charles Leclerc, Ferrari

Foto di: Erik Junius

Sebastian Vettel, Ferrari

Sebastian Vettel, Ferrari

Foto di: Erik Junius

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Erik Junius

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Mark Sutton / Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Erik Junius

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Charles Leclerc, Ferrari SF90

Foto di: Erik Junius

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Sebastian Vettel, Ferrari SF90

Foto di: Erik Junius

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