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Intervista

Binotto: "Passare ai carburanti sostenibili è un grande affare”

La Formula Uno avrà nuove power unit dal 2025 che funzioneranno al 100% con carburanti sostenibili.

Quanto sarà grande questo cambiamento? Grande come il passaggio dai V8 agli ibridi? E mentre molti governi di tutto il mondo sembrano parlare oggi solo di auto elettriche come soluzione per il futuro, quanto sarà forte il messaggio che la Formula Uno invierà, ovvero che il futuro delle auto e della mobilità non deve essere necessariamente tutto elettrico?

Per aiutarci a rispondere a questa domanda, abbiamo parlato con il team principal della Scuderia Ferrari Mattia Binotto e il suo partner per i carburanti di Formula 1 István Kapitány, vicepresidente esecutivo globale di Shell per la mobilità.

Il grande cambiamento dei carburanti si sta muovendo rapidamente. Molti paesi hanno introdotto un nuovo tipo di carburante più green, l'E10, che contiene il 10% di bioetanolo, distillato da materiale vegetale. L'anno prossimo la F1 adotterà questo carburante e poi prenderà l'iniziativa di passare a carburanti sostenibili al 100%. Se la F1 prenderà questa strada, la tecnologia sviluppata in F1 troverà presto il suo posto nei piazzali e nei miliardi di veicoli già in circolazione nel mondo.

“È certamente un grande affare. È essenziale che la Formula 1 diventi sostenibile per il suo percorso – dice Binotto – La Formula 1 è sempre stata una piattaforma di innovazione, non solo per prestazioni, affidabilità e tecnologia, ma può essere innovazione per la sostenibilità. Il full electric non è l'unica soluzione. Crediamo che ci siano altre soluzioni come l'ibridazione con carburanti completamente sostenibili”.

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Charles Leclerc, Ferrari SF21

Photo by: Erik Junius

“In termini di progettazione del motore, sarà un cambiamento abbastanza significativo in termini di know-how, penso che ci sarà molto da imparare sui carburanti di una nuova generazione, carburanti che non sono così noti oggi nell'ambiente del motorsport. Nel 2022 introdurremo il carburante E10, con il 10% di etanolo. Ma ciò che otterremo nei prossimi cinque anni è certamente molto diverso dal primo passo del 10% di etanolo. È divertente, perché c'è la sfida, ed è una curva di apprendimento, ma è innovazione. La sfida è quella di ottenere il massimo rendimento da un prodotto completamente sostenibile. La difficoltà sarà quella di cercare di essere il migliore, perché è un ambiente competitivo e la concorrenza è tutta una questione di vantaggi relativi”.

Ci sono state reazioni contrastanti da parte degli appassionati di F1 quando nel 2014 sono stati introdotti i motori ibridi. La lamentela principale verteva sul suono meno impattante dei motori. Questo ha messo in ombra l'impressionante innovazione dei motori di Formula 1, che erano diventati efficienti più del 50% dal punto di vista termico, il più alto di tutti i motori del mondo. Quindi, quale cambiamento noteranno i fan nel 2025?

“Penso che non sarà visibile dall'esterno – afferma Binotto – Quando si è passati dal V8 al V6 ibrido, il suono è cambiato. Ma se si guarda la forma delle auto non credo che per i fan fosse cambiato molto. E se si considera la power unit che abbiamo oggi, ibrida, ad altissima efficienza termica, non credo che i fan ne siano pienamente consapevoli, e penso che toccherà ancora a noi spiegare ed enfatizzare i risultati sui carburanti sostenibili. Quindi, in termini di cambiamento, penso che per i tecnici, le squadre, i produttori di power unit, sarà un grande cambiamento e una grande sfida. Ma non credo che sarà così visibile ai tifosi”.

“Negli ultimi anni sono stati raggiunti progressi incredibili nelle tecnologie delle batterie – dichiara Kapitany – Ma i combustibili liquidi hanno una maggiore densità di energia, dandoci un'enorme opportunità di produrre alte prestazioni. Questo è uno dei motivi per cui è importante per noi lavorare insieme alla Ferrari”.

“Per arrivare a un carburante sostenibile, ci sono diversi tipi di modi. E la Formula 1 è il giusto banco di prova per questo tipo di attività. Stiamo già producendo etanolo di seconda generazione in quantità commerciale. Non è prodotto dalla parte commestibile della canna da zucchero, ma dagli avanzi agricoli. Abbiamo anche una soluzione brevettata chiamata IH2 Technology, che produce carburanti di qualità da scarti agricoli o domestici. E non siamo estranei agli e-fuels, ai carburanti sintetici, ai componenti sintetici e anche al power to liquids.

“I carburanti sostenibili rappresentano un'altra alternativa agli EV. Gli EV sono molto buoni, stanno arrivando e faranno parte dell’insieme. Ma dobbiamo anche assicurarci di offrire diverse soluzioni, un mosaico di soluzioni per i nostri clienti, e questo è il motivo per cui siamo così desiderosi di lavorare in questo mondo”.

Quindi quali sono i prossimi passi? Binotto li spiega: “Per quanto riguarda i prossimi passi in termini di roadmap, stiamo lavorando a contatto con FIA, Formula 1, altri team e fornitori, Shell nel nostro caso, per assicurarci di progettare le giuste specifiche e regolamenti per un carburante completamente sostenibile per il 2025. Stiamo lavorando molto duramente su questo punto perché ne comprendiamo l'urgenza e capiamo quanto sia importante anche per il futuro del motorsport”.

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