Binotto: "Non abbiamo raccolto quello che abbiamo seminato"
Il team principal della Ferrari è convinto che senza gli errori in partenza ed alla prima curva, le Rosse avrebbero avuto delle buone carte in mano per giocarsi la vittoria a Suzuka.
Foto di: Jerry Andre / Motorsport Images
Monopolizzare la prima fila in qualifica non è bastato alla Ferrari per portarsi a casa la vittoria nel Gran Premio del Giappone. La pole di Sebastian Vettel è stata vanificata da un movimento leggermente anticipato del tedesco al via e da un contatto tra Charles Leclerc e Max Verstappen alla prima curva.
Alla fine quindi gli uomini del Cavallino si sono dovuti accontentare della seconda posizione del tedesco, graziato dalla tolleranza del sensore sulla griglia di partenza, e del sesto posto in rimonta del monegasco, poi divenuto settimo per una penalità di 10". Ecco il bilancio che ha tracciato a fine giornata il team principal Mattia Binotto ai microfoni di Sky Sport F1 HD.
Siete un po' rammaricati rispetto a quello che è stato il risultato della gara dopo la prima fila in qualifica?
"Il rammarico c'è sicuramente, perché non abbiamo raccolto quello che abbiamo seminato. Peccato, la partenza ha compromesso il resto della gara. Sicuramente oggi il nostro ritmo in gara non era al livello di Mercedes, però credo che partendo davanti ci saremmo potuti difendere".
Hai rivisto gli episodi della gara? C'è stata la falsa partenza di Vettel e poi il contatto di Leclerc con Verstappen...
"Sebastian stava anticipando la partenza, poi per fortuna non è stato penalizzato e questo vuol dire che è stato almeno nella tolleranza del sensore. Charles secondo me è stato una conseguenza. Non ho parlato con lui, ma probabilmente ha visto muoversi Seb e si è distratto ed ha perso il momento della partenza. Poi quello che succedere in curva 2 può succedere, perché le traiettorie sono sempre molto tirate. Guarderei più al fatto che ha perso l'attimo alla partenza".
Bottas è partito come un missile, secondo te ha anticipato la partenza anche lui?
"No, Bottas è partito bene. Saremmo dovuti partire altrettanto bene anche noi. Quello che ho detto di Charles comunque è quello che penso io, poi ne dovrò parlare con lui".
La nota negativa di oggi poi forse è la differenza di passo gara con le Mercedes...
"Sì, abbiamo avuto un po' di degrado e questo vuol dire che dobbiamo migliorare a livello di bilanciamento. Se però parti davanti, anche con quella poca differenza, poi riesci anche a rimanerci. Oggi voglio guardare all'aspetto positivo, che è la prima fila in qualifica, che comunque non va dimenticata. Poi l'episodio della partenza ha in qualche modo influenzato tutto il resto".
Te l'aspettavi il secondo pit stop di Hamilton?
"Già dai primi giri avevamo intuito che sarebbe stata una gara con due pit stop, arrivare in fondo era improbabile, quindi ci aspettavamo la sosta di Lewis e sapevamo che sarebbe finito dietro di noi con delle gomme soft usate. Dovevamo difenderci sul rettilineo e lo abbiamo fatto. Seb ha fatto una bella gara da quel punto di vista e, partenza a parte, credo che abbia guidato bene oggi".
Perché avete fermato Leclerc per sostituire l'ala anteriore? Una volta che aveva perso i pezzi, il suo passo sembrava accettabile...
"Ci ha richiamato la FIA. Da parte nostra abbiamo provato ad insistere sul fatto che ormai avevamo già perso i pezzi che potevamo perdere, che però avevano già fatto saltare anche lo specchietto di Hamilton. Per sicurezza quindi la FIA ci ha chiesto di fermarci e non potevamo fare altro che eseguire l'ordine".
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