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Binotto: "Ferrari non è il team da battere, ma siamo ambiziosi"

Il team principal afferma che la SF1000 avrà un carico aerodinamico maggiore della SF90, ma anche un drag superiore: "Sarà necessario trovare il corretto bilanciamento".

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motosport.com

La Ferrari di Mattia Binotto, atto secondo. E' iniziata questa sera con la presentazione della SF1000 al Teatro Valli di Reggio Emilia la seconda stagione di Mattia Binotto da team principal del Cavallino Rampante in Formula 1. La squadra, come più volte ha ripetuto negli ultimi 12 mesi il manager che stasera ha potuto gustarsi la presentazione nella sua città, è giovane, ma alcuni rapporti di forza sono cambiati in poco tempo.

Uno di questi ha visto Charles Leclerc raggiungere il medesimo status di Sebastian Vettel dopo una stagione da assoluto protagonista, fatta in crescendo sino a cogliere le splendide vittorie a Spa-Francorchamps e Monza. E' proprio con l'argomento ruoli dei propri piloti che è iniziata la conferenza stampa post presentazione della SF1000.

"Come gestire i piloti? Bella domanda... Charles ora ha un anno di esperienza con il team. Nel primo anno ha avuto bisogno di prendere confidenza con il team, mentre ora può ambire a lottare per il miglior risultato. Sarà allo stesso livello di Vettel, può lottare per essere davanti il più che potrà. Dunque lasciamo correre Charles e Seb. Poi vedremo".

Hamilton non ha ancora rinnovato, così come Vettel. Lewis può essere una valida opzione per il futuro della Ferrari?
"Vorrei replicare alla domanda in un modo differente, non pensando che Lewis possa essere una nostra scelta per il mercato dei prossimi anni ma affermando che Sebastian al momento è la nostra prima scelta. Stiamo parlando con lui e continueremo a farlo perché è lui la nostra prima opzione al momento. Non c'è molto da aggiungere sui nostri piloti. Non stiamo considerando Lewis al momento. La nostra priorità al momento è Sebastian".

"Non è solo una decisione nostra. Ci siamo presi il nostro tempo per parlare e prendere una decisione a riguardo. Siamo concentrato sulla macchina, sui test e sulle prime gare. Abbiamo tempo per pensare al resto".

Avete modificato alcuni concetti della vettura precedente?
"Non abbiamo modificato i concetti della nostra vettura con la SF1000. Per questo motivo dico che l'assetto rake e il passo della monoposto sono piuttosto simili a quelli che abbiamo avuto l'anno scorso".

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Forse l'ala vista stasera non sarà definitiva, ma rappresenterà la base per le prime gare o è solo un'ala usata in funzione della presentazione? E cosa avete fatto per migliorare il carico aerodinamico sulla SF1000?
"Sicuramente non sarà la nostra ala definitiva ma rappresenta certamente la base da cui partiremo e useremo nei test invernali. L'ala anteriore è la stessa con cui abbiamo finito la stagione passata. Non cambiano i nostri concetti, saranno pressoché gli stessi, sebbene il nostro obiettivo fosse quello di migliorare e incrementare il carico aerodinamico non solo attraverso le ali, ma abbiamo fatto un gran lavoro anche sui turning vanes, di complessità decisamente più alta, più raffinata. Ma in generale è l'intera vettura rivista, più snella, ed è che il retrotreno e il diffusore lavorino correttamente. Tutte queste cose possono aumentare il carico aerodinamico".

"Secondo i dati abbiamo migliorato il carico aerodinamico, ma abbiamo aumentato anche il drag (aumento della resistenza all'avanzamento, ndr), per cui dovremmo essere più veloci in curva, ma meno veloci in rettilineo. E' difficile sapere dove possa essere il giusto bilanciamento tra le cose. Ma è certo che siamo riusciti a migliorare tanto il nostro carico aerodinamico".

Quanto sono state importanti le indicazioni di Vettel e Leclerc per la progettazione della SF1000?
"Tutte le indicazioni date dai piloti per lo sviluppo e la progettazione della macchina sono importanti. Lo sono state in passato e lo sono anche oggi sebbene gli ingegneri abbiano a disposizione molti più dati rispetto a un tempo, così come simulazioni. Ma le sensazioni dei piloti sono molto importanti perché è necessario rendere le monoposto più vicine che possiamo alle richieste dei nostri piloti. Lo abbiamo fatto anche l'anno scorso migliorando nel corso dell'anno la vettura, specialmente da Singapore, rendendo più forte il team e i piloti in grado di ottenere risultati decisamente migliori".

 

Avete diviso equamente le forze per i progetti 2020 e il 2021? E quale sarà la discriminante per passare a pieno regime sulla macchina dell'anno prossimo?
"I progetti 2020 e 2021 sono due cose molto differenti, specialmente quello del prossimo anno, che richiede molte più risorse, più tempo, più simulazioni e test. Stiamo cercando di essere il più efficienti possibile e mettere risorse extra da destinare alla vettura 2021".

La Ferrari è la squadra da battere nel 2020?
"Non siamo la squadra da battere perché non abbiamo vinto noi gli ultimi titoli e nemmeno l'ultima gara della passata stagione. Abbiamo finito il 2019 con un gap di prestazione dai migliori. Non siamo la squadra da battere. Dobbiamo crescere come gruppo. Sarà chiave. Guardiamo con ambizione il futuro, sapendo che abbiamo tempo per costruire".

Ferrari SF1000
Citazione di Enzo Ferrari
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