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Binotto: "Anche la Red Bull ci sta mettendo alle corde"

Il team principal della Ferrari esalta il podio di Leclerc, difende Vettel dopo il tamponamento a Verstappen: "Non c’è da insegnargli nulla, sa quanto è importante non commettere certi errori, saprà reagire da solo”. La SF90, invece, ha di nuovo mostrato i suoi limiti con le gomme.

Laurent Mekies, Sporting Director, Ferrari, e Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, sul pit wall

Laurent Mekies, Sporting Director, Ferrari, e Mattia Binotto, Team Principal Ferrari, sul pit wall

Mark Sutton / Motorsport Images

Mattia Binotto esalta la gara di Charles Leclerc, difende Sebastian Vettel dopo l’errore di frustrazione nel vedere davanti alla Rossa anche la Red Bull e ammette seraficamente che la Ferrari non è ancora a posto nello sfruttamento delle gomme, tanto che la RB15 sta diventando una minaccia molto seria per la SF90. Insomma la monoposto del Cavallino cresce, ma meno delle altre.

Parlando con i colleghi di Sky il team principal ha fatto un punto della situazione con la consueta lucidità… 

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Come analizziamo questa gara?
“Ci sono tanti aspetti, Charles ha fatto una gara fantastica per il modo in cui combatte, si difende, attacca. È un pilota straordinario e oggi ne ha dato una dimostrazione. Il podio se lo è meritato, si è guadagnato tutto”.

“Per altri aspetti è stata una gara difficile: Sebastian ha commesso un errore, ne è consapevole, mi dispiace per lui, ne parleremo. Il suo ritmo in gara, confrontato anche con quello di Charles, non era male e si porta a casa questo stimolo positivo”.

“E’ stata una gara difficile per le prestazioni: sapevamo che a Silverstone sarebbe stata dura, siamo rimasti un po’ sorpresi in modo positivo dalla qualifica di ieri, ma oggi abbiamo ritrovato alcune delle nostre difficoltà nell’usura delle gomme, in modo particolare sulla monoposto di Charles. La dovremo analizzare: stiamo sviluppando la macchina, stiamo progredendo, ma il gap su certe piste con gli altri è ancora elevato”.

Come hai visto la Mercedes oggi?
“Sono andati fortissimi, hanno una macchina bilanciata, se uno riesce a fare un giro così veloce alla fine del GP vuol dire che non hanno danneggiato troppo le gomme, cosa che noi non riesce. Ci si concentrerà su quello e ci lavoreremo ancora”.

Quello di Vettel è stato un errore grave?
“Sebastian è un professionista ed è consapevole delle sue difficoltà ed altrettanto consapevole che per lui rappresenta uno stimolo, lo dobbiamo aiutare in questo, a cercare la vettura, l’assetto, il bilanciamento migliore per le sue esigenze”.

“Ribadisco che lo stimolo per lui deve essere quello di sapere che aveva un buon passo in gara e ripartire da lì. Non c’è da insegnargli nulla, sa quanto è importante non commettere certi errori, per la squadra, per i punti. Sono sicuro che saprà reagire da solo”. 

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Eri teso mentre era in corso la battaglia fra Leclerc e Verstappen?
“La preoccupazione c’è sempre, sono ragazzi che al volante sanno dare spettacolo. Da team principal guardo anche la prestazione complessiva e credo che non solo la Mercedes sia andata forte, ma anche la Red Bull in questo momento ci sta mettendo alle corde in qualche modo. Sappiamo che c’è da lavorare ma non ci perdiamo d’animo...”

Perché Charles è stato fermato per il secondo pit solo al secondo giro di safety car?
“In quel momento della gara sapevamo di aver usurato moltissimo le gomme soft, è vero che Charles aveva battagliato con Verstappen, ma per noi arrivare in fondo alla gara con le dure in quel momento era più una incognita che una certezza”.

“L’idea era di provare a fare comunque due stop perché in quel momento non ce l’avremmo fatta a finire. Verstappen si è fermato, non abbiamo avuto alternative che reagire in quel momento, per noi l’ideale sarebbe stato rimanere in pista, ma non potevamo fare diversamente dopo il pit di Verstappen”.

Si riparte dalla Germania, con quali sensazioni?
“Dobbiamo analizzare con calma quanto è accaduto a Silverstone prima di preparare al meglio la Germania. Ci penseremo da domani...”.

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