Aston Martin: c'è la Torre Eiffel, ma è un rastrello di sensori
La squadra di Silverstone, dopo i positivi riscontri di Monaco e Baku, sembra essere di nuovo sprofondata nelle posizioni da comprimaria: sulla "verdona" di Vettel venerdì mattina si è vista una curiosa soluzione per la rilevazione dei dati aerodinamici. Si trattava di un inedito rastrello molto particolare e inedito.
Aston Martin, dettaglio dei sensori montati sull'ala anteriore
Uncredited
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
L’Aston Martin, dopo due weekend positivi nei circuiti cittadini di Baku, sembra tornata esattamente dove l’avevamo lasciata, vale a dire al di fuori della top ten, in seria difficoltà.
Sarà importante capire cosa stia succedendo al team di Silverstone, tenuto conto che la AMR21 si sta rivelando un progetto più ostico del previsto, sebbene sia una monoposto derivata dalla Mercedes W11 campione del mondo.
Il ritorno su un tracciato permanente come quello del Paul Ricard ha riposizionato la “verdona” a un ruolo comprimario, mentre il secondo posto di Sebastian Vettel nel GP azero aveva alimentato le speranze di una rinascita.
E, allora, non deve affatto aver stupito vedere che l’Aston Martin nel primo turno di prove libere si è dedicata al Castellet a delle prove aerodinamiche che, di solito, sono riservate all’inizio della stagione, quando c’è bisogno di comprendere il funzionamento della vettura.
Molto probabilmente è stato svolto un lavoro che può avere delle connessioni con la macchina del prossimo anno, quando nello staff tecnico arriverà Luca Furbatto come engineering director, potenziando il gruppo tecnico capeggiato da Andy Green, promosso a CTO.
Non è certo passata inosservata la vistosa “Torre Eiffel” che è stata montata sul lato destro dell’ala anteriore di Sebastian Vettel nei primi giri al venerdì mattina: è apparsa una struttura metallica piramidale davanti alla ruota destra disseminata da una serie di mini tubi di Pitot, per studiare l’influenza dell’ala e della gomma in uno dei punti più sensibili della monoposto.
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