Arrivabene: "Kimi aveva perso 10 punti di carico aerodinamico"
Il quarto posto di Raikkonen non soddisfa la Ferrari, ma il team principal, Arrivabene, spiega che il contatto di Rosberg nel sorpasso di Kimi ha danneggiato il fondo della SF16-H e rovinato l'ala anteriore del finlandese.
Foto di: XPB Images
Il quarto posto di Kimi Raikkonen ha salvato in parte il bilancio di tappa della Ferrari in Malesia. Il rush finale per il terzo posto (disputato a distanza visti i 10 secondi di penalità che ha dovuto scontare il tedesco) ha premiato la Mercedes, che ha tagliato il traguardo con 12 secondi di vantaggio sul ferrarista.
Ma Maurizio Arrivabene qualche rammarico ce l’ha anche su questo fronte.
“Dopo il contatto con Nico abbiamo visto che la monoposto di Kimi ha perso 10 punti di carico aerodinamico – ha commentato il team principal – una parte del fondo si è staccata, e anche l’ala anteriore è risultata danneggiata".
"In quella situazione credo che Kimi abbia fatto davvero tutto il possibile, e anche la squadra dal muretto box ha provato a cambiare la strategia, ma i nostri avversari diretti hanno fatto le stesse scelte. E’ un peccato che Kimi non sia riuscito a salire sul podio, ma dopo l’impatto subito da Nico tutte le chance sono sfumate”.
Il bilancio del weekend, a favore della Red Bull per 43 a 12, ha complicato parecchio i piani Ferrari per la conquista della seconda posizione nel Mondiale Costruttori (ora la Scuderia è distante 46 lunghezze dal team avversario).
“Quando perdi punti non è mai una buona notizia- ha confermato Arrivabene – ma non molliamo. Abbiamo visto questo weekend che può succedere sempre qualcosa, quindi fino alla fine ci faremo trovare pronti a cogliere ogni chance”.
Ovviamente sulla domenica rossa ha pesato come un macigno l’errore al via di Vettel, e per la Ferrari la prima curva inizia a diventare una maledizione. Il che fa pensare che possa essere un prezzo che si paga quando le qualifiche non ti consentono di partire nelle primissime file.
“In effetti quest’anno abbiamo avuto imprevisti in Cina, Russia, Belgio ed anche in Malesia – ha commentato Maurizio - se parti in prima fila sei più tranquillo, anche se qualche rischio c’è sempre. Essere davanti è meglio, ma in molti degli episodi che ci hanno penalizzato c’è stata anche una componente di sfortuna. Seb è stato molto onesto, ha provato a sfruttare una chance, ed ha ammesso che è arrivato un po’ troppo veloce, senza accusare nessun avversario”.
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