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Arrivabene: "Bisogna stringere i denti ed andare avanti"

L'ennesima rottura sulla SF70H di Vettel ha allontanato i sogni iridati della Ferrari a Suzuka, ma il team principal sottolinea: "Ci hanno penalizzato delle componenti che non hanno a che fare con la bontà del progetto".

Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari

Foto di: Sutton Motorsport Images

Sebastian Vettel, Ferrari SF70H
Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari
I meccanici Ferrari osservano la monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, con problemi tecnici
Sebastian Vettel, Ferrari
I meccanici Ferrari osservano la monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, con problemi tecnici
Esteban Ocon, Sahara Force India F1 VJM10, Daniel Ricciardo, Red Bull Racing RB13, Sebastian Vettel,
I meccanici Ferrari osservano la monoposto di Sebastian Vettel, Ferrari SF70H, con problemi tecnici
Maurizio Arrivabene, Team Principal Ferrari

La Ferrari non sembra davvero riuscire ad uscire dal tunnel di sfortuna delle ultime gare. A Sepang, Kimi Raikkonen non è riuscito neppure a prendere il via e oggi, in Giappone, l'altra SF70H di Sebastian Vettel ha accusato un problema nel giro di formazione.

Il tedesco si è subito lamentato di un calo di potenza e i tecnici del Cavallino hanno fatto una verifica in griglia. Anche se sembrava tutto ok, fin dalle prime fasi della gara è stato chiaro che non era così e il tedesco è stato costretto al ritiro dopo appena 4 giri. Un ko che vale la resa nella corsa al titolo, con 59 punti da recuperare su Lewis Hamilton.

Poi pensare alla natura del guasto fa veramente male, perché ad innescare tutto sarebbe stata una componente banale come una candela, come ha confermato il team principal Maurizio Arrivabene ai microfoni di Sky Sport F1 HD: "Il problema è stato identificato. Si tratta di una candela che si è rotta insieme ad una bobina".

Poco dopo il ritiro, le telecamere hanno mostrato un bell'abbraccio tra Vettel ed il manager italiano, che ne ha rivelato il significato.

"Ci conosciamo abbastanza bene. Quell'abbraccio voleva dire che questa gara è andata così, ma che noi non molliamo. Ultimamente ci sono dei componenti che ci hanno lasciati a piedi, ma la macchina è buona, quindi andremo avanti fino alla fine. La squadra è motivata, la macchina c'è, quindi bisogna stringere i denti ed andare avanti. Con quell'abbraccio ci siamo detti questo".

I punti da recuperare su Lewis Hamilton sono ben 59 per Vettel, ma Arrivabene ci ha tenuto a rendere onore anche all'ottimo lavoro fatto dai rivali della Mercedes, pur sottolineando che i problemi incontrati nelle ultime gare sono stati davvero particolari.

"I punti sono molti, però bisogna anche essere umili e riconoscere che alla Mercedes non è mancato nulla dove a noi sono mancate delle cose. Detto questo, ripeto che le ultime due gare ci hanno penalizzato per delle componenti che non hanno nulla a che fare con la bontà del nostro progetto".

Lo sguardo poi si rivolge già alla prossima gara, tra due settimane in Texas: "Si riparte voltando pagina e rimanendo motivati. Dobbiamo fare delle analisi su quanto è successo e tornare ad Austin decisi a giocarcela".

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