La
Lotus ha iniziato la progettazione della monoposto 2013: a Enstone stanno valutando quali devono essere le linee guida della macchina del prossimo anno, tenuto conto che la E20 è già adesso una buona F.1, anche se non ha vinto nemmeno un Gp nel campionato che ha portato sul gradino più alto del podio ben sei squadre diverse nei primi sei Gp.
James Allison, direttore tecnico della Lotus,
sta potenziando l'ufficio tecnico: stando alle indiscrezioni,
da Maranello dovrebbe arrivare uno specialista delle sospensioni. Si tratta di un inglese, ex McLaren, che vuole tornare in Gran Bretagna non perché non sia soddisfatto del suo ruolo alla Ferrari, ma per il fatto che i suoi figli sono arrivati all'età scolare e preferisce che frequentino in patria.
Fin qui non c'è niente di strano, se non il fatto che
l'ingegnere in questione è uno di quelli che ha lavorato sulla tanto discussa sospensione anteriore pull rod. Una soluzione che nell'inverno ha fatto arricciare il naso a molti puristi del Circus e che, invece, si sta rivelando una delle armi che permettono a Fernando Alonso di lottare per il mondiale.
Insomma,
dopo la McLaren, che sta valutando la sospensione pull rod anteriore per la Mp4-28,
anche la Lotus vorrebbe analizare quali sono i vantaggi che questa soluzione potrebbe dare a livello aerodinamico, concedendo un maggiore passaggio di aria sotto il muso, nonostante il vincolo del gradino.
La Ferrari, tanto spesso criticata per essere una copiona di soluzioni altrui, farebbe scuola in materia di sospensioni, imponendo nel Circus una soluzione anteriore che sembra trovare altri proseliti. Nicholas Tombazis può gongolare...
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