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Analisi test Barcellona: quello che i numeri non dicono

La Mercedes è imprendile a patto che i motori non abbiano problemi di affidabilità. La Red Bull insegue a tre decimi, ma si è nascosta, cercando un assetto base che ha faticato a trovare con tante novità. La Ferrari non è veloce, ma sfrutta meglio le gomme della SF90 e ha montato un motore sgonfio. Occhio alla Racing Point.

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, passa Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Charles Leclerc, Ferrari SF1000, passa Valtteri Bottas, Mercedes F1 W11

Mark Sutton / Motorsport Images

Mercedes davanti, ma con problemi di affidabilità legati alla power unit. Red Bull a inseguire a tre decimi e Ferrari a mezzo secondo dalle W11. Questo è il responso nudo e credo dei numeri, ma sappiamo benissimo che i dati dei test invernali svolti a Barcellona devono essere presi con le pinze.

Nessuno ha messo le carte in tavola, per cui è difficile trarre dei risultati oggettivi, ma i collaudi collettivi spagnoli ci hanno dato delle indicazioni interessanti: tanto per cominciare nessuno si azzarda a mettere in dubbio la supremazia della Mercedes. L’aspetto curioso è che a svettare non è stato l’esa-campione Lewis Hamilton, ma il suo compagno di squadra.

Valtteri con 1’15”732 è stato il più veloce con le gomme C5, ma è parso chiaro a tutti che la W11 ha un potenziale notevolmente più alto di quello mostrato, ma, specie nell’ultimo giorno i tecnici di Brixworth hanno messo la sordina alla power unit per evitare la quarta rottura sulla freccia d’argento. Il finlandese ha voluto dimostrare di poter lanciare la sfida al suo capitano, promettendo un avvio di stagione positivo come quello del 2019.

Non è ancora chiaro se la Mercedes utilizzerà il DAS (promosso da Bottas, ancora messo in discussione da Hamilton) già in Australia, ma la Stella ha dato una evidente dimostrazione di come anche con un regolamento maturo sia possibile tirare fuori un’idea innovativa. Se Bottas è stato il più veloce, Lewis è stato il pilota che ha coperto più strada con 466 giri percorsi nei 6 giorni.

I problemi di lubrificazione della power unit sono l’unico tallone d’Achille della W11: è da vedere se gli aerodinamici di Brackley saranno costretti ad aprire gli sfoghi delle pance per far respirare il 6 cilindri turbo, perché diversamente l’inizio del campionato dovrà essere affrontato con un propulsore parzializzato per evitare le possibili rotture.

La Red Bull ha mostrato ottime velocità massime con il motore Honda e Max Verstappen si è tenuto a debita distanza da Bottas nel tentativo di qualifica alzando il piede nel T3 quando disponeva delle gomme C5 a mescola rossa. La sensazione è che a Milton Keynes dispongano di una R16 molto prestazionale nel giro secco, mentre abbia ancora bisogno di messa a punto per la gara (abbiamo visto spesso i meccanici cambiare altezze e set-up anche nell’ultimo giorno, come se non sia stato ancora raggiunto l’assetto base).

Non è casuale se la Red Bull è solo quinta nella lista dei chilometri percorsi: davanti alla RB16 oltre a Mercedes e Ferrari ci sono anche McLaren e Racing Point, che top team non sono e dovrebbero stare dietro…

Siamo rimasti colpiti dalla sonorità del motore Honda che al Tornantino della curva 10 rimane leggermente accelerato, come se Newey stia sviluppando un’altra diavoleria delle sue. Alexander Albon recita subito il ruolo del gregario: l’anglo-thailandese non ha avuto il privilegio di tentare una qualifica con le C5 e il suo tempo è stato segnato con le C2 (molto dure): l’1’17”550 che ne è venuto fuori è molto indicativo sul potenziale della macchina di Newey.

E la Ferrari? È la terza forza anche se gli uomini della Racing Point con la “Mercedes Rosa” si candidano a fare uno scherzetto a Maranello in Australia. La SF1000 non ha entusiasmato: è parsa con più carico nel lento, confermando una tendenza a degradare le gomme di meno, ma è lenta nel veloce, dove la SF90 svettava.

La Rossa manca di bilanciamento aerodinamico e mostra una tendenza al sottosterzo. Il progetto non è sbagliato, ma ci sono dei correttivi da apportare che vedremo, specie all’anteriore, dalla prima gara europea. Maranello si è nascosta con il motore: in Australia vedremo modalità di utilizzo della power unit più aggressive e il gap della SF1000 potrebbe un po’ ridursi, avvicinando la Red Bull.

La Renault sembra in ripresa, ma non bisogna farsi condizionare dal terzo tempo di Daniel Ricciardo a 7 millesimi da quello di Max Verstappen: la R.S.20 è un deciso passo avanti, ma al momento Racing Point e McLaren paiono essere davanti, anche se di poco.

La Racing Point è la rivelazione dei test: veloce e affidabile (non ha mai rotto un motore Mercedes), dispone di una copia un po’ più grezza della W10 campione del mondo e, almeno all’inizio della stagione, potrebbe dare del filo da torcere a tutti. La cartina al tornasole è data dalle prestazioni di Lance Stroll capace di tempi importanti con le gomme C3.

In ripresa è la Williams che si affida a George Russell per lasciare l’ultima fila dove sembra condannata la Haas, con l’Alfa Romeo poco avanti…

Piloti: giro più veloce e percorsi

Pilota Team Motore Miglior tempo Giorno Giri
Finland Bottas

1.15.732

3 437
Netherlands Verstappen

1.16.269

6 414
Australia Ricciardo

1.16.276

6 367
Monaco Leclerc

1.16.360

6 442
United Kingdom Hamilton

1.16.410

6 466
France Ocon

1.16.433

6 376
Mexico Pérez

1.16.634

6 441
Spain Sainz

1.16.820

6 446
Germany Vettel

1.16.841

5 402
United Kingdom Russell

1.16.871

6 394
Russian Federation Kvyat

1.16.914

6 399
Poland Kubica

1.16.942

4 112
France Grosjean

1.17.037

6 399
France Gasly

1.17.066

5 370
Finland Räikkönen

1.17.091

2 300
Canada Stroll

1.17.118

5 341
Canada Latifi

1.17.313

5 343
Italy Giovinazzi

1.17.469

3 323
Denmark Magnussen

1.17.495

6 250
Thailand Albon

1.17.550

4 366
United Kingdom Norris

1.17.573

4 356

Chilometraggio per team e motorista

Team Km percorsi   Motore Km percorsi
Mercedes 4194

Il circuito

di Barcellona è lungo
4.655 m

Mercedes 11223
Ferrari 3906 Ferrari 10311
McLaren 3705 Honda 7178
Racing Point 3626 Renault 7145
Red Bull 3617    
AlphaTauri 3561    
Renault 3440    
Alfa Romeo 3417    
Williams 3403    
Haas 2989    

Giri per team e per motorista

Piloti: giro più veloce e percorsi

Pilota Team Motore Miglior tempo Giorno Giri
Finland Bottas

1.15.732

3 437
Netherlands Verstappen

1.16.269

6 414
Australia Ricciardo

1.16.276

6 367
Monaco Leclerc

1.16.360

6 442
United Kingdom Hamilton

1.16.410

6 466
France Ocon

1.16.433

6 376
Mexico Pérez

1.16.634

6 441
Spain Sainz

1.16.820

6 446
Germany Vettel

1.16.841

5 402
United Kingdom Russell

1.16.871

6 394
Russian Federation Kvyat

1.16.914

6 399
Poland Kubica

1.16.942

4 112
France Grosjean

1.17.037

6 399
France Gasly

1.17.066

5 370
Finland Räikkönen

1.17.091

2 300
Canada Stroll

1.17.118

5 341
Canada Latifi

1.17.313

5 343
Italy Giovinazzi

1.17.469

3 323
Denmark Magnussen

1.17.495

6 250
Thailand Albon

1.17.550

4 366
United Kingdom Norris

1.17.573

4 356

Chilometraggio per team e motorista

Team Km percorsi   Motore Km percorsi
Mercedes 4194

Il circuito

di Barcellona è lungo
4.655 m

Mercedes 11223
Ferrari 3906 Ferrari 10311
McLaren 3705 Honda 7178
Racing Point 3626 Renault 7145
Red Bull 3617    
AlphaTauri 3561    
Renault 3440    
Alfa Romeo 3417    
Williams 3403    
Haas 2989    

Giri per team e per motorista

Team Giorno1 Giorno2 Giorno3 Giorno4 Giorno5 Giorno6 Totale

GP coperti

Mercedes 173 183 138 179 61 167 901 13,65
Ferrari 132 122 100 164 144 177 839 12,71
McLaren 161 137 125 102 112 159 796 12,06
R. Point 108 145 116 127 130 153 779 11,80
Red Bull 168 134 169 112 91 103 777 11,77
AlphaTauri 116 147 121 86 138 157 765 11,59
Renault 118 93 169 127 96 136 739 11,20
A. Romeo 138 134 152 104 91 115 734 11,12
Williams 136 116 72 106 158 143 731 11,08
Haas 104 158 52 107 110 111 642 9,73
 

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