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Analisi tecnica Red Bull RB15: bocche troppo piccole per il motore Honda?

La monoposto di Newey ha estremizzato i concetti RB14 con pance molto corte a forma di tronco di piramide: strette in alto e più larghe in basso. Gli sfoghi di aria calda per il motore sono minimi: soffrirà il 6 cilindri giapponese? Interessante il flap all'uscita dell'S-duct.

Red Bull Racing RB15

Foto di: Red Bull Content Pool

La Red Bull batte un colpo! La RB15 si candida a sfidare la Mercedes con la monoposto che Adrian Newey ha disegnato intorno alla power unit Honda. Per la prima volta nella sua storia la squadra di Milton Keynes dispone di un motore ufficiale che sarà la croce o la delizia del progetto. Le anticipazioni parlano di un 6 cilindri che, almeno sulla carta, dovrebbe essere più potente di quello Renault. Vedremo, anche se i dubbi sull’affidabilità restano molto elevati…

Red Bull Racing

Red Bull Racing

Photo by: Red Bull Content Pool

La RB15 non ha snaturato alle nuove regole aerodinamiche il concetto che ha spinto lo sviluppo della Red Bull nel recente passato. L’ala anteriore semplificata rispetta i dettami normativi, ma ci dà un paio d’indicazioni utili: nel profilo centrale neutro ci sono ben tre sportelli per ospitare panetti di zavorra, segno che la macchina 2019 si tiene ben al di sotto del peso minimo (743 kg con il pilota). Non solo, ma c’è anche un piccolissimo ricciolo nel punto dove iniziano i cinque flap nel tentativo di dar vita a un vortice, solo parente dell’Y250.

Red Bull Racing RB15

Red Bull Racing RB15

Photo by: Red Bull Content Pool

Il muso si stringe in alto, in prossimità dell’attacco alla scocca, ma resta piuttosto generoso in prossimità dei piloni di sostegno dell’ala. Il nasino rettangolare è più sporgente di 4-5 centimetri di quello 2018 e al suo interno evidenzia nove delaminatori di flusso che sono opportunamente orientati e non paralleli ma divergenti.

La sospensione anteriore push rod è caratterizzata da due triangoli sovrapposti che sono molto ravvicinati, con quello inferiore che è stato alzato per favorire un buon passaggio di flussi. Del resto non riuscendo a muovere di più i filetti verso l’esterno della ruota anteriore, è meglio ripulire al massimo l’andamento dei flussi all’interno.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Photo by: Red Bull Content Pool

La carenatura del triangolo inferiore è ben fatta e comprende anche il braccio di sterzo che rimane basso nella perfetta tradizione Red Bull. Fra i due bracci è stata montata la presa dei freni, dove ha il minore impatto aerodinamico.

Sotto al muso si osserva un primo embrione di cape in stile Mercedes che si allaccia a dei turning vanes più tradizionali: questa sarà una zona destinata allo sviluppo giù durante i test invernali di Barcellona. Naturalmente non manca l’S-duct con le prese che pescano ai bordi del muso, ma a incuriosire non è tanto la portata d’aria, quanto lo sfogo: se sulla W10 il passaggio visibile è minimo, sulla RB15 si scopre anche la presenza di un flap che apre una nuova via di sviluppo nel tentativo di trovare il carico perduto.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Photo by: Red Bull Content Pool

La gobba del vanity panel nasconde un terzo elemento a comando idraulico più sporgente del solito, ma a Milton Keynes contano moltissimo sul fatto di riuscire a controllare l’altezza della monoposto.

Le pance della Red Bull mantengono la filosofia della RB14: la bocca dei radiatori è compresa fra la cintura del telaio e il cono antintrusione laterale che è stato abbassato al suo massimo regolamentare. Questo elemento si trasforma opportunamente nell’ala centrale che va a far da supporto al deviatore di flusso verticale che, però, non scende fino al fondo, ma si collega all’elemento che si allaccia alle lunga corna che si protendono verso dietro dal complesso bargeboard in tre pezzi.

Red Bull Racing RB15

Red Bull Racing RB15

Photo by: Red Bull Content Pool

Gli specchietti hanno i due supporti che sono parte integrante del profilo alare che fa da coperchio alle fiancate. I retrovisori hanno anche un soffiaggio superiore e laterale, segno che nulla viene lasciato al caso nel tentativo di generare downforce. Il gradino nel bordo d’entrata del fondo è preceduto dai raddrizzatori di flusso a coltello che lavorano in perfetta sinergia con i bargeboard.

Il “pavimento” mostra un grande marciapiede specie nella zona a Coca Cola: sotto ai deviatori di flusso ai lati delle pance c’è un lungo profilo curvo rialzato, mentre da metà in poi c’è un binario a forma di Esse ai due bordi. Non mancano anche quattro soffiaggi in diagonale, con l’ultimo più grande che arriva davanti alla ruota posteriore.

Red Bull Racing RB15

Red Bull Racing RB15

Photo by: Red Bull Content Pool

Ma torniamo alle fiancate che sono molto corte e con un andamento tronco-piramidale: più strette in alto e più larghe sotto che sfociano in coda con degli sfoghi di aria calda molto piccoli. Temiamo molto per l’affidabilità del motore Honda che non è mai stato un grande esempio di durata!

L’airbox del motore è multistadio: oltre ad alimentare il compressore, serve a raffreddare l’ERS. Il radiatore del sistema ibrido potrebbe essere stato spostato più in basso, anche se l’engine-cover si estende molto indietro, rendendo la pinna stabilizzatrice meno grande di altre realizzazioni.

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Max Verstappen, Red Bull Racing RB15

Photo by: Red Bull Content Pool

La sospensione posteriore è a schema pull rod con il puntone che è molto lungo che va a infulcrarsi ai cinematismi collocati fra motore Honda e cambio (la trasmissione come il propulsore sono condivisi con la Toro Rosso STR14). Il triangolo superiore ha il bracket sporgente, ma molto meno rispetto ad altre soluzioni.

La Red Bull è rimasta fedele al supporto dell’ala posteriore mono-pilone con tanto di cerchiello che avvolge lo scarico principale: è una soluzione pulita ma che costa in termini di peso. Il profilo principale è quasi piatto, mentre giganteggia il flap mobile più grande. La paratia laterale svergolata ha un soffiaggio in coda…

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