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Analisi tecnica: le novità spagnole della Ferrari non sono bastate

La Ferrari non ha brillato nel GP di Spagna anche se sulla SF16-H sono stati portati degli aggiornamenti tecnici che hanno riguardato i cestelli di freni, le bocche dei radiatori e l'alettone posteriore con più carico.

Ferrari SF16H, il brake duct usato a Barcellona

Foto di: Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

La Ferrari contava di sfruttare la Mercedes nel GP di Spagna e, invece, ha dovuto fare i conti con la Red Bull RB12 di Max Verstappen. La squadra del Cavallino ha pagato una qualifica poco efficace e a poco sono servite le novità che sono state introdotte a Barcellona sulla SF16-H.

I tecnici diretti da James Alison in Spagna si sono concentrati nell’evolvere la Rossa nelle pance e nel retrotreno, dopo aver introdotto delle novità sull’ala anteriore in Russia.

Brake duct anteriore

Ferrari SF16-H front detail
Ferrari SF16-H: cestelli dei freni asimmetrici al GP di Spagna

Photo by: Giorgio Piola

La Brembo nella sua scala di valori nel misurare le staccate considera Barcellona una pista di media severità: la stessa visione è stata condivisa dalla Ferrari che si ha scelto un disco anteriore con un raffreddamento composto da 850 fori, in luogo di quello da 1.250 fori che si utilizzata sui tracciati più impegnativi.

L’aspetto interessante è che gli ingegneri dei Cavallino hanno adottato soluzioni asimmetriche nei cestelli in carbonio: sul lato sinistro della monoposto è stato scelta la versione completamente chiusa, mentre sul lato destro si osservano le tre apertura a goccia utili a irradiare il calore al cerchio e alla gomma per portare in temperatura il pneumatico sulla ruota che non è in appoggio e, quindi, viene sollecitata di meno.

Ferrari SF16H brake duct, Barcelona
Ferrari SF16H: la presa d'aria dei freni maggiorata vista a Barcellona

Disegno by: Giorgio Piola

Nella parte anteriore della SF16-H, si è osservata sopra un nuova presa d’aria più grande rispetto a quella che abbiamo visto nei GP precedenti. Siccome l’incremento della superficie non sembra giustificato solo per migliorare il raffreddamento dei freni, è lecito pensare che si sia voluta aumentare la portata d’aria che alimenta il flusso nel mozzo forato, assolvendo prettamente una funzione aerodinamica.

La Ferrari sta lavorando sodo a questa soluzione che ha il compito di deviare l’aria che arriva dall’ala anteriore: il tentativo è di fare in modo che il flusso in uscita dalla bandella laterale dell’ala davanti non impatti nelle turbolenze che sono generate dalla rotazione della gomma. L’aria che esce dal mozzo soffiato serve a modellare i flussi in modo da ridurre la scia perturbata e per migliorare l’efficienza aerodinamica.

Bocca dei radiatori più stretta

Ferrari SF16-H detail
Ferrari SF16-H: ecco le pance riviste con il bordo di entrata più alto e bocche più piccole

Photo by: Giorgio Piola

Per il GP di Spagna è stato modificato l'ingresso della bocca dei radiatori della SF16-H: l’apertura adesso è più piccola, ma pare che non sia peggiorata la capacità di raffreddare le masse radianti della power unit 059/5. Nell’immagine è possibile osservare come siano state ridotte le dimensioni della bocca nella parte bassa della pancia (la differenza si nota in giallo – nel tondo la versione vecchia): la modifica è stata possibile perché i motoristi sono sicuri che non sia stata ridotta la portata d’aria utile al raffreddamento della power unit, dal momento che sarebbe stato migliorato il “riempimento” d’aria con un diverso passaggio dei flussi.

Ferrari SF16-H detail
Ferrari SF16-H: la fiancata più svasata grazie alle bocche dei radiatori più piccole

Photo by: XPB Images

La bocca delle pance più piccola ha permesso di ridisegnare la parte inferiore della fiancata aumentando il flusso d’aria che può essere indirizzato verso il diffusore posteriore della monoposto con l’obiettivo di migliorare il carico aerodinamico senza intaccare l’efficienza aerodinamica.

Alettone posteriore e Monkey seat

L'ala posteriore era nuova, anche se la squadra del Cavallino l’ha brevemente provata in Russia prima che i problemi nel meccanismo che aziona il DRS ne abbiano impedito un uso più diffuso nelle prove libere di Sochi.

Ferrari SF16-H, dettaglio
Ferrari SF16-H: a confronto le ali posteriori nuova e vecchia

Photo by: Giorgio Piola

I cambiamenti sono stati orientati alla ricerca di un maggiore carico aerodinamico: di nuovo disegno il profilo principale con il bordo di entrata rialzato e maggiore è anche la superficie del flap mobile, ma che ha una minore corda nella zona centrale con un nolder a V.

Inoltre le paratie laterali hanno adesso due soffiaggi che servono a migliorare il riempimento di aria sotto al profilo principale. E una pista di massimo carico aerodinamico non poteva mancare la comparsa di un Monkey seat montato sopra allo scarico centrale.

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