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Analisi tecnica Ferrari: ecco la SF16-H alla prova del... nove

La Ferrari SF16-H si candida come la sfidante al titolo con la Mercedes W07 Hybrid: andiamo a scoprire con i disegni di Giorgio Piola quali sono i particolari che sono cambiati rispetto alla SF15-T.

Confronto fra Ferrari SF16H e la SF15T

Foto di: Giorgio Piola

F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola

Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.

Sergio Marchionne si aspetta una SF16-H vincente da subito, già al Gp d'Australia che aprirà la stagione 2016 il 20 marzo. Maurizio Arrivabene, team principal della Ferrari, ha ammesso che il responsabile tecnico, James Allison, ha avuto tutte le risorse necessarie per puntare al titolo, mentre Sebastian Vettel ha lasciato intendere che non è stato ancora completato il riaggancio alla Marcedes, ma alla Gestione Sportiva stanno lavorando sodo per regalare soddisfazioni importanti ai tifosi del Cavallino.

E allora, grazie ai disegni di Giorgio Piola andiamo a scoprire quali possono essere alcuni degli aspetti tecnici che potrebbero rendere vincente la nuova Rossa in luogo della SF15-T che l'anno scorso ha dato un importante inversione di tendenza dopo le cocenti delusioni del 2014: una grande attenzione è stata posta ad abbassare il centro di rollio.

 

Confronto fra Ferrari SF16H e SF15T
Confronto fra Ferrari SF16-H e SF15-T

Disegni by: Giorgio Piola

1. Muso corto

La Ferrari, dopo essere rimasta nel 2015, l'unico fra i top team con il muso lungo, ha deciso quest'anno di adeguarsi, passando al muso corto: la realizzazione di Maranello non sembra quella più estrema ma si allinea alle forme della Red Bull Racing, mostrando un "naso" piuttosto pronunciato, mentre la Mercedes è riuscita a farne a meno.

2. Linee più curve

L'andamento del muso visto lateralmente è meno lineare di quanto fosse quello della SF15-T e risulta più scavato nella parte inferiore. Il naso in realtà è un bulbo che funge da chiglia. Anche quest'anno le telecamere della FOM non sono attaccate direttamente al muso ma dispongono di specifici supporti.

 

 

Ferrari SF16-H, dettaglio
Ferrari SF16-H, dettaglio del muso corto

Photo by: Ferrari Media Center

3. Vanity panel e telaio rettilineo

Anche se a colpo d'occhio non sembrano esserci grandi differenze con il 2015, il telaio della SF16-H è stato rivisto nella parte anteriore: non ha più un andamento curvilineo, ma la parte superiore è quasi rettilinea, caratterizzata da un vanity panel, un pezzo di carrozzeria che non è strutturale, che lascia presagire la comparsa dello sfogo d'aria dell'S-duct.

 

 

S-duct, dettaglio
Ferrari SF16-H: prefigurazione del passaggio dei flussi di un possibile S-duct

 

 

Photo by: Ferrari Media Center

4. Pance alte come il telaio

Nella parte centrale della SF16-H si nota che le pance sono alla stessa altezza della linea di cintura della scocca, denotando delle prese d'aria per i radiatori che sono certamente più grandi per rispondere alle aumentate esigenze di raffreddamento della power unit 059/5 che è più potente.

Risultano più voluminose anche le protezioni della testa del pilota visto che la FIA ha imposto che siano 20 mm più alte del 2015, dovendo il telaio rispettare carichi laterali di 5 tonnellate nelle prove statiche di omologazione.

 

 

Ferrari SF16-H, dettaglio
Ferrari SF16-H, dettaglio della fiancata

Photo by: Ferrari Media Center

5. Airscope allontanato dal casco

L'accuratezza dello studio aerodinamico si nota nella zona del roll bar: l'airscope del motore è stato allontanato dalla testa del pilota per fare in modo che le turbolenze generate dal casco non condizionino il riempimento della presa. La riprova è data dal fatto che il piccolo sostegno sotto alla presa dinamica sia ora inclinato verso il posteriore

Ai lati della testa del pilota ci sono ben dieci sfoghi di aria calda: è curioso il fatto che si siano mostrati già alla presentazione, trattandosi di feritorie che di solito si aprono solo in occasione dei Gp più caldi. Questa è un altra dimostrazione del fatto che l'accresciuta potenza del motore, impone una maggiore capacità di dissipazione del calore per assicurare alla power unit l'affidabilità per durare almeno quattro Gp.

6. Incavatura del cofano

Merita attenzione l'incavatura che si può osservare fra la struttura del roll bar e il cofano motore: è pensata per far lavorare al meglio i due piccoli flap ai lati della telecamera che hanno il compito di indirizzare il flusso verso l'ala posteriore. C'è però chi non esclude che proprio in prossimità dell'incavatura possa apparire un piccolo foro che faccia sfogare dell'aria per due ragioni:

  1. consente il migliore riempimento del plenum del motore
  2. il flusso che esce velocizza l'aria da indirizzare verso l'alettone posteriore, aumentando il carico aerodinamico.

 

7. Fianchi più stretti

 Nel retrotreno le fiancate diventano più basse e strette: gli aerodinamici del Cavallino hanno lavorato sodo con i motoristi per miniaturizzare il posteriore. Il cambio in carbonio ora è più stretto e dispone di uno spacer più corto visto che è stata tolta dalla campana l'MGU-K che è stata spostata sotto alla bancata di sinistra del motore termico, mentre è rimasta solo la frizione. Lo sfogo dell'aria calda di radiatori e intercooler è stato canalizzato in coda alla SF16-H seguendo la modo che è stata inaugurata dalla Williams FW38.

 

Ferrari SF16-H, dettaglio
Ferrari SF16-H, dettaglio

Photo by: Ferrari Media Center

8. La pinna è più piccola

Il cofano motore è meno voluminoso di quello della SF15-T perché sembra più rastremato e anche la pinna che serve a fare da vela per stabilizzare la monoposto è più piccola di quella vista l'anno scorso, segno che a Maranello in questa zona hanno lavorato con attenzione per ridurre la resistenza all'avanzamento con una minore sezione frontale, utile a far lavorare meglio l'alettone posteriore che è più "coperto" dalle più alte protezioni della testa del pilota.

9. Alettone posteriore

L'ala posteriore che si è vista alla presentazione web della SF16-H era quella dell'ultime gare del 2015, ma anche in questo ambito sono attese importanti novità che dovranno sfruttare l'accurato studio aerodinamico fatto in conformità che l'estremizzazione dei concetti della macchina. Basterà per battere le Mercedes? Lo scopiremo da domani nei test di Barcellona: Noi ci saremo a raccontarvi tutto quello che succede in pista...

 

Ferrari SF16-H, dettaglio
Ferrari SF16-H, il retrotremo è stato miniaturizzato

Photo by: Ferrari Media Center

 

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