Analisi tecnica: è la Ferrari la monoposto più modificata in Giappone
La Ferrari è stata la squadra che ha portato più novità tecniche fra i top team a Suzuka: analizziamo il pacchetto aerodinamico che ha permesso alla SF16-H di fare un salto di qualità che è stato minato solo dalle penalizzazioni.
Ferrari SF16-H, vecchio e nuovo muso a confronto, GP del Giappone
Giorgio Piola
F.1 analisi tecnica di Giorgio Piola
Giorgio Piola è l’esperto di tecnica di Formula 1 che segue i Gran Premi dal 1964. Il giornalista italiano è considerato il più autorevole divulgatore dei segreti delle monoposto: i suoi disegni e le animazioni permettono di scoprire le novità introdotte dai team ai Gp.
La Ferrari è stata certamente la squadra più fra le squadre top in Giappone, con la SF16-H che è stata modificata in diversi aspetti nel tentativo di migliorarne le prestazioni. A differenza di altre squadre che hanno orientato gli sforzi alla monoposto 2017 già a metà estate, la squadra del Cavallino ha deciso di potenziare l’attività di quest’anno, abbinando allo sviluppo della Rossa di quest’anno la SF15-T in versione “muletto” per il collaudo delle gomme larghe Pirelli e il progetto per la vettura 2017.
Le nuove parti non hanno rappresentato un cambiamento radicale rispetto alla versione standard dal momento che le modifiche riprendono concetti già visti in passato e che, quindi, non hanno richiesto risorse ingenti per apportare dei miglioramenti.
Ala anteriore
L'ala anteriore è un aspetto che viene evoluto nel corso della stagione: sulla Ferrari il “tunnel” ha subito svariate modifiche durante il campionato, per cambiare l’andamento dei flussi a seconda delle caratteristiche della pista. In Giappone la squadra di Maranello ha deciso di ridurre la quantità d’aria che fluisce nel tunnel, limitando la larghezza degli slot orizzontali.
Piuttosto che allargare il soffiaggio nel marciapiede fra la paratia laterale e il “tunnel” (come era nella vecchia specifica, evidenziata in giallo), i tecnici hanno deciso di chiudere lo slot, andando in antitesi con l’orientamento degli altri team.
I piloni che reggono l’ala anteriore a Suzuka avevano una maggiore lunghezza (a confronto nell’inserto la vecchia versione) e uno spessore minore nel bordo d’entrata in prossimità del naso per avere una maggiore portata d’aria sotto al muso
Turning vanes, bat-wing e splitter
Più simili a quelli delle monoposto dello scorso anno, i turning vanes della SF16-H fino ad ora avevano mostrato un disegno piuttosto semplice: gli unici due elementi si combinavano per orientare il flusso d'aria sotto al muso e al telaio. Tuttavia, la squadra del Cavallino, ha deciso di fare un salto di qualità con la soluzione provata brevemente in Malesia che poi è stata riproposta in pianta stabile a Suzuka.
Gli aerodinamici della Ferrari si sono ispirati alla soluzione della Red Bull Racing con tre elementi e due soffiaggi caratterizzati da un marciapiede piuttosto pronunciato sul lato esterno che si incurva verso l’alto in coda (freccia a sinistra). Questo elemento I nuovi turning vanes indirizzano il flusso verso la bat-wing (freccia a destra), che è stata reintrodotta dopo che si era già vista nelle ultime gare del 2015 (sotto).
L’ala di “pipistrello” è composta da due profili che si ancorano su ciascun lato al sensore che serve a misurare l’altezza da terra: è così chiamata per la somiglianza con il chirottero, il mammifero alato.
Avrete notato in questo confronto laterale quanto siano stati compattati i turning vanes con la bat-wing, specie se si fa una verifica con la specifica precedente utilizzata in Malesia. I dispositivi simili all’ala di pipistrello usati da altri team, sono collocati in una posizione diversa per orientare il flusso d'aria che arriva sotto al telaio dal muso, in modo da favorire la generazione del vortice Y250 nella posizione più desiderabile.
Anche lo splitter della SF16-H è stato modificato, con le due piccole alette verticali poste sul bordo esterno che sono state aumentate di lunghezza per indirizzare ulteriormente il flusso d'aria verso il retro della monoposto (nell’inserto si osserva la soluzione vecchia).
Ecco nella sintesi video tutte le modifiche apportate dalla Ferrari al GP del Giappone: si tratta di interventi che fanno parte di un pacchetto aerodinamico che hanno permesso alla Rossa di migliorare le sue prestazioni, limitando il distacco dalle Mercedes in qualifica ad appena tre decimi di secondo.
Be part of Motorsport community
Join the conversationShare Or Save This Story
Subscribe and access Motorsport.com with your ad-blocker.
From Formula 1 to MotoGP we report straight from the paddock because we love our sport, just like you. In order to keep delivering our expert journalism, our website uses advertising. Still, we want to give you the opportunity to enjoy an ad-free and tracker-free website and to continue using your adblocker.
Top Comments