Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera
Ultime notizie

Alonso: "Serve pazienza? Ne ho avuta per 5 anni..."

Frecciata alla Ferrari di Fernando, che non è preoccupato dagli appena 6 giri di oggi della McLaren-Honda

Alonso:

Sicuramente quello di oggi non è stato il ritorno in McLaren che Fernando Alonso avrebbe sognato: la MP4-30 motorizzata Honda è stata capace di completare solamente sei giri nella prima giornata dei test collettivi di Jerez de la Frontera, ma lo spagnolo non è parso troppo preoccupato. Anzi, ha detto che più o meno le cose sono andate come si aspettava, viste le difficoltà che avevano incontrato lo scorso anno tutte le squadre con le nuove power unit. E visto che la Honda parte praticamente da zero è tutto regolare. Fernando però non ha perso l'occasione per lanciare anche una frecciatina alla sua ex squadra, la Ferrari...

E' stata una giornata più dura rispetto alle tue aspettative o immaginavi che sarebbe andata così?
"Penso che più o meno è andata come ci aspettavamo. Ovviamente è stata una partenza un po' a rilento, ma anche l'anno scorso abbiamo visto che è stato difficile completare tanti giri, specialmente nei primi due giorni. Per esempio, la Red Bull fece una decina di giri in tutta settimana. Sappiamo che è una tecnologia complicata quella che c'è nelle Formula 1 odierne. Abbiamo bisogno di tempo, dobbiamo imparare tante cose sulla vettura, perché ha un design abbastanza estremo ed innovativo. Ovviamente mi sarebbe piaciuto fare più giri. 6 non sono abbastanza per il primo giorno di test, ma siamo comunque contenti ed eccitati. All'interno del box c'è una grande atmosfera, soprattutto dopo il primissimo giro, che ha segnato il ritorno della McLaren-Honda dopo 22 anni. Per questo mi sento privilegiato ed onorato ad essere stato il pilota scelto per questo primo giro. Abbiamo tanto lavoro da fare, ma credo molto in questo progetto e credo che abbiamo avuto un approccio positivo".

Che ricordi hai del periodo in cui la McLaren e la Honda hanno già lavorato insieme tra il 1988 ed il 1992?
"Sfortunatamente in Spagna non avevamo la possibilità di vedere le gare in televisione, ma ricordo che leggevo le notizie. Ricordo le polemiche per l'incidente in Giappone tra Senna e Prost che ha deciso il Mondiale. Ho sempre seguito Ayrton: avevo i modellini delle sue macchine che mi venivano regalati dai miei parenti ed anche il suo poster in camera".

Cosa ne pensi degli oltre 150 giri che ha fatto la Mercedes oggi? Ti aspetti un altro dominio da parte loro?
"E' normale che oggi siano andati bene. E' il team che ha dominato la passata stagione, vincendo quasi tutte le gare. Oggi sono stati molto veloci ed hanno girato tantissimo, quindi credo che avranno un vantaggio prestazionale almeno nella prima parte della stagione. E' normale, questa è la continuazione di un progetto dominante. Sicuramente per loro è tutto più facile rispetto a noi, visto che abbiamo una power unit completamente nuova ed una vettura aggressiva. Ma non credo che quest'anno vinceranno ancora così tante gare. Sicuramente li vedo come i favoriti, ma penso che tutti gli altri team saranno molto più preparati rispetto allo scorso anno".

Sei un pilota abituato a lottare al vertice, ma pare di capire che con questo nuovo progetto dovrai avere un po' di pazienza...
"Penso di aver provato la mia pazienza negli ultimi cinque anni, quindi non c'è problema".

Come sono andati questi primi giorni di lavoro insieme agli uomini della Honda?
"Vedo molto potenziale in loro e sono molto contento di lavorare con i ragazzi della Honda. Si vede tutta la loro passione per il motorsport e non solo per il progetto Formula 1. Si vede tutta la loro cultura giapponese, per questo sono convinto che prima o poi saremo in grado di raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati".

Come hai trovato la squadra rispetto a quando l'hai lasciata a fine 2007?
"Penso che ora ci sia un ambiente più aperto, inoltre anche io sono cambiato. Quando mi sono legato alla McLaren la prima volta avevo solo 25 anni, ora invece penso che sia il momento giusto per tornare, perché condividiamo gli stessi obiettivi ed ora si respira un'aria più internazionale: sono arrivate molte persone da altri team, c'è una mentalità più aperta e la vettura è innovativa rispetto alle ultime stagioni. La Honda torna dopo 22 anni, quindi tutto il team crede nel progetto, che è molto eccitante. Vedo un grande impegno da parte di tutti e questo è fantastico".

Be part of Motorsport community

Join the conversation
Articolo precedente Jerez, Day 1: esordio ok per Vettel e la Ferrari
Articolo successivo Rosberg: "Solo facendo chilometri si scoprono i guai"

Top Comments

Non ci sono ancora commenti. Perché non ne scrivi uno?

Sign up for free

  • Get quick access to your favorite articles

  • Manage alerts on breaking news and favorite drivers

  • Make your voice heard with article commenting.

Motorsport prime

Discover premium content
Iscriviti

Edizione

Svizzera