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Alonso: belle le alternative alla F.1, ma il guadagno c'è solo nei GP!

Lo spagnolo ha guidato la Toyota TS050 nei test in Bahrain, prima di andare a saggiare ad Aragon la Ligier del team di Zak Brown in vista della 24 Ore di Daytona, ma il futuro di Fernando sarà legato alle prestazioni della McLaren-Renault.

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050-Hybrid: Fernando Alonso

#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050-Hybrid: Fernando Alonso

JEP / Motorsport Images

Fernando Alonso, United Autosports
Fernando Alonso, United Autosports
Fernando Alonso, United Autosports
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050-Hybrid: Fernando Alonso
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050-Hybrid: Fernando Alonso
#8 Toyota Gazoo Racing Toyota TS050-Hybrid: Fernando Alonso
Fernando Alonso, McLaren MCL32
Fernando Alonso, McLaren, with his team at the McLaren team photo call

C’è un mondo oltre la Formula 1, e Fernando Alonso lo sta esplorando. In prima persona, ovviamente, per vedere e capire di cosa si tratta. Le scorribande extra-circus dello spagnolo attirano sempre molta curiosità, e gli ultimi giorni non hanno fatto eccezione.

Prima il test con la Toyota LMP1 (lui che di fatto è ancora un pilota Honda…) poi dal Bahrain il ritorno in Spagna, sul circuito di Aragon, per un test con la Ligier del team di Zak Brown che guiderà alla 24 Ore di Daytona il prossimo mese di Gennaio. Concluso il test lo spagnolo ha fatto rotta nuovamente verso il Medioriente, per l’ultimo Gran Premio della stagione ad Abu Dhabi.

In una stagione 2017 che non ha aggiunto nulla alla sua carriera in Formula 1, Alonso si è tolto anche lo sfizio anche di aver guidato la Dallara Indycar, partecipando alla 500 Miglia di Indianapolis.

Una sfida importante ed onorata alla grande, cercando altrove ciò che il Circus negli ultimi anni non ha potuto offrirgli: una vettura vincente. C’è chi ha visto in questo tour di Fernando uno spirito d’altri tempi, spolverando ricordi di piloti di Formula 1 che riempivano le domeniche libere correndo con ogni mezzo a disposizione.

Ma erano anni in cui il Circus non garantiva gli ingaggi odierni, e per i top-driver di Formula 1 la possibilità di integrare con entrate extra era una ghiotta possibilità. Dietro la poliedricità tipica degli anni ’60 e ’70 c’era soprattutto una questione di soldi, visione forse poco romantica, ma questo era.

Oggi la situazione è diversa, e Alonso sa bene che per guadagnare quanto la McLaren gli garantisce in una sola stagione di Formula 1 ci vorrebbero oltre vent’anni di WEC ben pagati.

E, infatti, Fernando assaggia tutto ma resta dov’è, lamentandosi di parecchie cose ma non dello stipendio. Ora che ha ottenuto di togliersi dalle spalle la power unit Honda (prima causa dei suoi mal di pancia) sarà interessante valutare le scelte di Fernando.

E nel paddock di Formula 1 c’è chi è certo che le scorribande di Alonso saranno inversamente proporzionali alla competitività della sua McLaren-Renault, ovvero: se le cose in Formula 1 torneranno a girare per il verso giusto, allora il Circus tornerà ad essere il posto più bello del mondo, viceversa la via potrebbe essere quella dell’addio definitivo…

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